
Pandemia ed economia digitale i temi comuni da affrontare. E sui vaccini ammette: “Dobbiamo accelerare”
«Questa nuova alba negli Stati Uniti è un momento che abbiamo atteso a lungo. L’Europa è pronta per un nuovo inizio. Dopo quattro lunghi anni, finalmente l’Europa avrà un amico alla Casa Bianca». Ursula von der Leyen ha salutato così, con grande entusiasmo, l’inizio dell’era di Joe Biden in qualità di 46° presidente degli Stati Uniti davanti alla plenaria del Parlamento europeo. La presidente della Commissione europea guarda ai numerosi impegni internazionali in programma quest’anno in cui si aspetta uno sforzo condiviso con il governo americano nell’affrontare la pandemia e l’economia digitale.
La presidente ha affrontato poi tanti temi. E’ tornata a parlare dei social network all’interno della comunità, invitando a “contenere in modo democratico lo strapotere dei social“. La chiusura del profilo social di Donald Trump è un esempio di come decisioni di questo tipo, per limitare l’odio e l’incitamento alla violenza, non possono essere prese solo dai vari ceo ma devono avere il supporto degli Stati “per scrivere le nuove regole dell’economia digitale“. «Le nuove tecnologie mai e poi mai possono far sì che si distruggano i valori della democrazia», ha sottolineato.
La von der Leyen ha poi anticipato alcuni punti che verranno trattati nella videoconferenza con i capi di stato e di governo dell’Unione. In cima all’ordine del giorno ci saranno le vaccinazioni e il contrasto alla nuova variante di Covid-19. «Dobbiamo essere più veloci sulle vaccinazioni perché il ritmo è troppo variegato in Europa – ha riconosciuto. – Dobbiamo contrastare, seguire e tracciare chiaramente la diffusione della nuova variante: è una corsa contro il tempo».
Una battuta infine riguardo alle restrizioni che limitano gli spostamenti tra i Paesi dell’Unione europea sulle quali la presidente non è affatto d’accordo. «La chiusura a tappeto delle frontiere in questa situazione non ha senso, ostacola il funzionamento del mercato interno e non è così efficace come le misure mirate. Noi abbiamo bisogno di un approccio comune su test, tracciamento, viaggi e frontiere», ha concluso.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/JOHN THYS
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