
L’aliquota è pari al 2,68%. Seguono Sardegna e Valle d’Aosta
La provincia autonoma di Bolzano si è riconfermata come la zona d’Italia con l’aliquota Irap più bassa, pari al 2,68%. Seguono, sul podio, la Sardegna con il 2,93% e la Valle d’Aosta con il 3,10%.
L’imposta regionale sulle attività produttive è dovuta allo Stato per l’esercizio abituale di un’attività autonomamente organizzata diretta alla produzione o allo scambio di beni e servizi. Ogni anno le Regioni e le province autonome trasmettono i dati al dipartimento delle Finanze che poi li pubblica sul sito del Governo.
Le Regioni con l’aliquota ordinaria più elevata sono Calabria, Molise e Campania, in cui l’Irap raggiunge il 4,97%. Abruzzo, Lazio e Puglia sono rimasti stabili sul 4,82% e le Marche registrano un 4,73%, mentre le altre Regioni hanno scelto l’aliquota stabilita dalla legge statale, fissata al 3,90%.
I dati Irap sono distinti tra aliquote, deduzioni, detrazioni, crediti d’imposta e aiuti di Stato automatici, adottati da tutte le Regioni tranne Calabria, Campania e Lazio. Alcune Regioni, rispetto al 2019, hanno introdotto nuove aliquote ridotte: 6 il Piemonte, quattro la Lombardia e la provincia autonoma di Trento, due il Lazio, tre l’Umbria e solo una la Toscana e la Basilicata.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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