
Vertice con le Regioni per aggiornare il piano vaccinale
Si è tenuto questo pomeriggio un vertice tra il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia, il ministro della Salute Roberto Speranza, il Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri e le Regioni, per aggiornare il piano vaccinale a seguito dei ritardi di Pfizer e delle comunicazioni di questa mattina circa le dosi in attesa di AstraZeneca (ne abbiamo parlato qui).
Arcuri ha specificato che non è vero che mancano siringhe di precisione per estrarre la giusta quantità di vaccino dalle fiale, come contestato da alcuni Centri vaccinali in varie Regioni: «in questa settimana si è provveduto a distribuire un numero inferiore di siringhe per la banale ragione che Pfizer ci ha inviato un numero inferiore di fiale di vaccino», ha sottolineato.
Nella discussione interviene anche il premier Giuseppe Conte: «i rallentamenti delle consegne dei vaccini costituiscono gravi violazioni contrattuali – ha specificato – che producono danni enormi con ricadute dirette sulla vita e la salute dei cittadini e sul nostro tessuto economico-sociale. Ricorreremo a tutti gli strumenti e a tutte le iniziative legali, come già stiamo facendo con Pfizer-BioNTech, per rivendicare il rispetto degli impegni contrattuali». A seguito, in un post su Facebook, Conte spiega che oltre a Pfizer sono preoccupanti anche le riduzioni del 60% delle dosi del vaccino AstraZeneca: «se confermata, significherebbe che in Italia verrebbero consegnate 3,4 milioni di dosi anziché 8 milioni».
Nel frattempo Locatelli ha rassicurato circa l’utilità dei vaccini contro le varianti del covid: «non ci sono evidenze che non proteggano».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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