
I listini sono senza una direzione precisa per via dell’incertezza sulla campagna di vaccinazione in Europa e in attesa della Fed. A Wall Street dopo i risultati trimestrali di Microsoft sono attesi a mercati chiusi quelli di Apple, Facebook e Tesla
Per le Borse europee la seduta infrasettimanale parte all’insegna della debolezza. In Italia a preoccupare sono le questione politiche con la crisi di Governo che si è formalmente aperta. Dopo le dimissioni di ieri del premier Giuseppe Conte (leggi qui), partiranno questo pomeriggio le consultazioni con i presidenti di Camera e Senato e poi si concluderanno venerdì pomeriggio con il Movimento 5 Stelle. E così nei primi minuti di contrattazione il Dax cede lo 0,48%, mentre il Ftse 100 e il Cac40 perdono rispettivamente lo 0,70% e lo 0,30%.
Piazza Affari apre la seduta sotto il muro dei 22 mila punti e ora si muove in territorio negativo segnando un ribasso dello 0,13% a 21.958,6 punti. Dopo la corsa di ieri, UniCredit (+1,47%) resta la protagonista di giornata in attesa della decisione del consiglio di amministrazione sulla nomina del nuovo amministratore delegato nel post Mustier. Secondo quanto riportato dalla stampa, il board formalizzerà oggi pomeriggio la nomina di Andrea Orcel quale futuro nuovo ceo. In rialzo anche Telecom Italia e DiaSorin che salgono rispettivamente dell’1,15% e dello 0,95%. Tra i peggiori del listino troviamo invece Interpump che lascia sul terreno circa l’1,7%.
Ma a preoccupare gli investitori è anche l’evoluzione della pandemia di Coronavirus in corso, sebbene ci sia un certo ottimismo sull’introduzione delle vaccinazioni e sui riflessi sulle prospettive di crescita globale. Ieri il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al rialzo l’outlook sull’economia (guarda qui).
In questo contesto i future a Wall Street attendono misti i risultati di di Apple, Facebook e Tesla a mercati chiusi e l’esito della riunione della Fed con successiva conferenza stampa del presidente Jerome Powell. Il future sul Dow Jones fa -0,27%, sull’S&P -0,11%, mentre è positivo quello sul Nasdaq, +0,54%, grazie ai buoni risultati del quarto trimestre di Microsoft. Per la prima volta nella storia il fatturato ha agguantato la soglia dei $40 miliardi nel quarto trimestre, a fronte di utili record.
L’Asia invece viaggia poco sopra la parità con Tokyo che ha chiuso a +0,3%, Shanghai +0,11% e Hong Kong +0,09%.
Nel valutario, in attesa della Fed, l’euro è in lieve rialzo sul dollaro a 1,216. Il cambio dollaro/yen è a 103,65, +0,05% e il cross sterlina/dollaro è a 1,37, +0,02%. Tra le commodities il petrolio Wti è a 52,99 dollari al barile, +0,72%, il Brent sale dello 0,68% a 56,29 dollari al barile. L’oro tratta a 1.847 dollari l’oncia -0,162%.
Sul fronte macro in Germania l’indice di fiducia dei consumatori Gfk di febbraio è sceso a -15,6 punti dai -7,5 del mese precedente, sui minimi da 8 mesi e sotto le attese del consenso di -7,9. Da seguire poi negli Usa l’indice settimanale richieste mutui, gli ordini di beni durevoli di dicembre preliminari e le scorte settimanali di petrolio.
di: Maria Lucia PANUCCI
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