
Reggono il colpo le grandi città, in testa Roma e Milano
La pandemia da coronavirus ha avuto una notevole influenza sul valore delle abitazioni, per effetto della perdita di capacità di spesa degli italiani, che hanno rinunciato in buona parte ad accendere mutui con le banche. Nel quarto trimestre del 2020 il valore medio degli immobili acquistati è diminuito del 5,4%, 192.985 euro.
I dati, raccolti da Facile.it e Mutui.it a partire da un campione di 80 mila pratiche di richiesta di mutuo, mostrano un andamento al ribasso che si è protratto per tutto l’anno dopo l’inizio positivo registrato nel primo e secondo trimestre. Con l’avanzare della pandemia si è verificato un crollo che ha interessato gli ultimi due trimestri, con percentuali al ribasso del 2,9% e del 5,4%.
Il 2020 si è concluso con un valore medio degli immobili sceso del -1,4%. Un dato che bisogna guardare anche in relazione all’aumentare delle richieste per immobili di metratura inferiore (leggi qui) e differenti, con spazi all’aperto, in zone periferiche o nelle province, dove il costo è già più basso. «Il calo del valore degli immobili è legato a diversi fattori, ma due hanno avuto un ruolo importante – ha spiegato Ivano Cresto, responsabile BU mutui di Facile.it – da un lato la decisione di molti proprietari di mettere in vendita immobili prima destinati all’affitto di studenti, turisti e viaggiatori d’affari, dall’altro il rallentamento delle transazioni causato in parte dalle limitazioni imposte con il lockdown e in parte dalla situazione di incertezza economica».
Tra le città che hanno retto meglio l’inabissarsi delle richieste a livello immobiliare ci sono Milano e Roma. A Milano il valore medio degli immobili oggetti di mutuo è passato dal +8,4% del primo trimestre al -2,9% del quarto. A Roma si è registrato un +1,2% nell’intero 2020, con un +5,7% nel primo trimestre e un -2,7% nel quarto.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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