
Si sfruttano le vulnerabilità degli utenti. Ben 241 sono i siti irregolari rilevati
Boom di vendite di polizze assicurative false nel 2020. Secondo quanto rilevato dall’Ivass nell’anno della pandemia sono stati segnalati ben 241 siti irregolari rispetto ai 168 individuati nel 2019 e ai 150 nel periodo 2017-2018.
Le vendite false hanno visto una impennata anche per il maggiore tempo passato dai cittadini sul web durante i mesi più duri dell’emergenza sanitaria. «La crescita – spiega l’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni – preoccupa parecchio perché fa leva sui comportamenti e sulle vulnerabilità degli utenti. La truffa colpisce prevalentemente il settore delle polizze Rc auto perché queste sono obbligatorie, sono percepite come costose e sono semplici da acquistare via web».
Secondo l’authority le vittime di queste truffe sono cittadini che cercano di risparmiare sui costi della polizza, spesso anche giovani, abituati a navigare e a interagire su internet. Il costo della polizza offerta dal truffatore è di solito contenuto, si parla in media di poche centinaia di euro per una polizza annuale e 40-50 euro al giorno per le cosiddette coperture temporanee. «Questo fa abbassare le difese dell’utente – sottolinea l’ente. – C’è la buona notizia del risparmio e c’è una maggiore propensione al rischio perché è in gioco una somma di denaro non elevata».
I siti che offrono queste polizze usano loghi e immagini del tutto simili a quelli di compagnie assicurative note sul mercato. Quindi giocano molto sull’inganno visivo. Ci sono anche veri e propri furti di identità a carico di compagnie, agenti e broker regolarmente operativi. In genere circa il 70% dei siti fake sparisce dal web nel giro di qualche giorno dal momento in cui l’Ivass ne dà informazione pubblica e all’autorità inquirenti. Purtroppo però ne rinascono presto di nuovi. «Il giro d’affari – conclude l’istituto – è elevato e non facilmente quantificabile. I consumatori non sanno di avere in mano una polizza falsa fino a quando non subiscono un controllo o fanno un incidente».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ASKANEWS
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