
Ha durata quinquennale ed è legato agli obiettivi di rigenerazione e riconversione degli scarti di produzione e incremento della quota di energia autoprodotta
Nuovo finanziamento legato alla sostenibilità per Prada che ha sottoscritto il sustainability linked loan con UniCredit. Si tratta di un meccanismo che prevede la riduzione del tasso di interesse al raggiungimento di target quantitativi in materia di sostenibilità ambientale, con la certificazione annuale di un soggetto terzo e indipendente.
Il prestito, di durata quinquennale, ammonta a 90 milioni di euro ed è legato ad obiettivi di rigenerazione e riconversione degli scarti produttivi. Infatti i recenti investimenti del gruppo nell’area industriale hanno permesso di ridurre gli scarti di produzione legati all’abbigliamento, pelletteria e calzature e allo stesso tempo di gestirne le fasi di raccolta e smaltimento. Queste materie di scarto verranno trasferite a terzi per la loro immissione in altri cicli produttivi, attraverso la rigenerazione o conversione in fertilizzanti o energia.
Un secondo obiettivo è l’incremento della quota di energia autoprodotta. In questo senso prosegue il piano di investimenti per la realizzazione di impianti fotovoltaici nelle sedi del gruppo, industriali e corporate, per assicurare una produzione crescente di energia nel periodo 2021-2025. Una parte rilevante di questi interventi sarà concentrata sulle sedi produttive e logistiche di Levanella in Toscana.
Soddisfatta Alessandra Cozzani, Chief Financial Officer di Prada. «I valori della sostenibilità sono oggi universalmente riconosciuti e condivisi anche dal mondo della finanza. Questo costituisce un importante stimolo per le imprese al raggiungimento di obiettivi sempre più ambiziosi verso un’economia sostenibile. Siamo orgogliosi di essere tra i primi nel settore del lusso ad aver intrapreso questo percorso e di essere oggi considerati una controparte di riferimento in materia».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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