
L’altra faccia della medaglia: tubi rotti, inondazioni e liti fra condomini
La torre dei ricchi di New York, il grattacielo al 432 di Park Avenue, è diventata un caso e non per i costi esorbitanti di un appartamento, che arrivano a sfiorare i 90 milioni: fra tubi sempre rotti, ascensori bloccati, inondazioni e liti tra condomini, quello che doveva essere il paradiso dei vip è un luogo che i suoi scintillanti abitanti non vedono l’ora di abbandonare.
La torre è sorta nel periodo del boom di Billionaires Row, quel periodo della storia americana in cui New York si popolava di ricchi e grattacieli che sembravano spuntare per le strade di Manhattan dal giorno alla notte. Una serie di costruzioni molto alte e molto strette in modo da non avere vicini in senso stretto e di arrivare più in alto possibile: oggi ci sono 7 torri che sfiorano o superano i 400 metri di altezza e che hanno cambiato la skyline della grande mela, ma fino al 2014 il 432 di Park Avenue era il più alto grattacielo residenziale del mondo.
Solo che non sembra essere proprio un simbolo del paradiso in terra, una valle dell’Eden di ultima generazione, anzi: il grattacielo oscilla al vento, si sentono rumori sinistri, compaiono crepe, e le tubature esposte a pressione molto elevata, saltano di continuo, fino a inondare interi vani e talvolta gli ascensori, che si bloccano completamente. Una situazione che porta a tensioni violente tra i vicini di casa, che dichiaratamente “si odiano tutti”.
È lo specchio di una crisi generalizzata dei super-grattacieli. Il business delle case per miliardari è entrato in crisi nel 2019 con il crollo dei prezzi del 20%, un trend che si è acuito nell’anno della pandemia, con gli acquisti che sono scesi ulteriormente portandosi dietro un altro 15% dei prezzi. L’edificio ad oggi più alto è la Central Park Tower, 472 metri, costato tre miliardi di dollari: ma i suoi 179 appartamenti sono ancora perlopiù invenduti, proprio come accaduto per la Central Park South Tower.
Tra le motivazioni ci sono anche i controlli maggiori effettuati dalle autorità sui capitali sospetti, e ovviamente influisce la politica estera: gli acquisti dei magnati russi e cinesi si sono diradati e si sono portati via i loro gonfi portafogli che negli anni d’oro hanno finanziato gli attici dei super tall.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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