
Le preferenze potranno essere espresse sulla piattaforma dalle 10 alle 18. Alcuni già protestano e giudicano il quesito posto sulla piattaforma suggestivo e manipolatorio
Il Governo Draghi prende sempre più forma. Dopo aver incassato vari sì anche dalle parte sociali (leggi qui), ora a tenere con il fiato sospeso è il M5s. Dalle 10 alle 18 di oggi gli iscritti sulla piattaforma Rousseau potranno votare l’eventuale appoggio al premier incaricato. «Sei d’accordo che il Movimento sostenga un governo tecnico-politico che preveda un superministero della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal Movimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?», recita il quesito.
Draghi ha infatti promesso al fondatore del Movimento, Beppe Grillo, la creazione di un super ministero della Transizione ecologica (ne abbiamo parlato qui). Del progetto è entusiasta Luigi Di Maio. «Ancora una volta Beppe Grillo ha offerto al Paese una visione importante con la proposta, accolta dal premier incaricato Mario Draghi, di istituire un ministero per la transizione ecologica, sul modello di altri Paesi europei – ha commentato. – Tutto questo porterà un grande contributo all’Italia: il progetto punta infatti a sostenere l’ambiente, come il M5s ha sempre fatto, e ad integrare la difesa della nostra terra con le opportunità di sviluppo e di crescita economica. La ricostruzione, dopo la crisi causata dalla pandemia, comincia da qui. Grazie Beppe. E viva il Movimento 5 Stelle sempre». Plaudono anche gli ambientalisti. Patrizia Bianchi, presidente Wwf, subito dopo le consultazioni, ha infatti dichiarato: «La buona notizia è che il ministero ci sarà. Era la conditio sine qua non posta da Grillo, consapevole che senza il suo benestare difficilmente gli iscritti a Rosseau avrebbero dato il via libera per vedere il M5s nella nuova maggioranza e al governo anche nell’esecutivo Draghi».
E sicuramente anche il voto di Di Maio ha il suo peso. L’ex vicepremier ha già svelato le carte, annunciando che voterà “convintamente sì” al quesito indetto dal M5s. «Non esiste una maggioranza senza di noi. Semplicemente disimpegnarci dal governo vuol dire non dare una maggioranza e un governo a questo Paese. Dobbiamo partecipare per difendere quello che abbiamo ottenuto e spendere bene quello che abbiamo conquistato», ha spiegato.
Ed il sì a Draghi sarebbe arrivato anche dall’ormai ex premier Giuseppe Conte. Il condizionale è d’obbligo perché lui non è iscritto alla piattaforma. Nonostante ciò ha voluto far sapere al mondo che avrebbe appoggiato il Governo Draghi se avesse partecipato al voto. «Se fossi iscritto a Rousseau voterei sì perché ci sono tali urgenze che comunque è bene che ci sia un Governo», ha tenuto a precisare. Insomma al termine di questa lunga giornata sapremo cosa intendono fare i 5 stelle.
E le proteste non mancano. Secondo alcuni parlamentari il quesito posto sulla piattaforma è “suggestivo e manipolatorio“. «E’ stato formulato in maniera suggestiva e manipolatoria, lasciando intendere che solo con la partecipazione del M5s al governo si potranno difendere i provvedimenti adottati dal precedente governo e dalla precedente maggioranza». è il commento di 13 iscritti.
Ma si sa, la politica, soprattutto quella italiana, vive per la maggior parte di polemica. Ed anche questo caso non è da meno. Ma i sì arrivati a Draghi sono davvero moltissimi. Ed il finale, che sapremo non prima delle 19, sembra per tutti abbastanza scontato.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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