
Chiusi i bar, che non potranno neanche più offrire servizio d’asporto, e di tutti i negozi, ad eccezione dei generi alimentari e dei beni di uso quotidiano. Sui mezzi pubblici entra in vigore l’obbligo di mascherine Ffp2
L’Alto Adige, che da lunedì è in lockdown, inasprisce ulteriormente le misure anti-contagio. Il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, ha firmato l’ordinanza, che per il momento sarà in vigore dal 14 al 28 febbraio. «La situazione è molto seria. Continuiamo a registrare un elevato numero di infezioni a livello provinciale. Si è inoltre aggiunto il rischio legato alle nuove varianti del virus è quindi importante evitare gli spostamenti dalla propria abitazione», ha affermato Kompatscher.
La nuova ordinanza prevede la chiusura dei bar, che non potranno neanche più offrire servizio d’asporto, e di tutti i negozi, ad eccezione dei generi alimentari e dei beni di uso quotidiano. Resta in vigore il servizio di asporto di cibo dai ristoranti così come il servizio di consegna sempre dai ristoranti. Sui mezzi pubblici entra in vigore l’obbligo di mascherine Ffp2 a partire dai 12 anni. Le attività motorie saranno solo consentite nelle immediate vicinanze della propria abitazione.
In linea di principio è fondamentale ridurre al minimo i contatti. Sono quindi rigidamente proibiti tutti i contatti tra le persone, anche la visita di parenti e di amici. È consentito solamente recarsi al lavoro, in quei settori in cui ciò è ancora consentito. Si può andare a trovare il proprio partner residente in un altro Comune. È consentito prendere parte alle funzioni religiose nell’ambito però del proprio Comune.
I rifugi e le baite devono rimanere chiusi. Si può ancora andare dall’estetista e dal parrucchiere ma sempre previa prenotazione e muniti di mascherina.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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