
La Regione ha concesso per tre anni alla CET il permesso per la ricerca
La Regione Liguria ha autorizzato la CET, Compagnia Europea per il Titanio, a iniziare al ricerca di titanio nel comprensorio del Beigua, allo scopo di aprire la miniera. Legambiente Liguria ha espresso grande preoccupazione per questa decisione, che pone grossi rischi non solo per l’ambiente ma anche per la salute dei cittadini. «Riteniamo questa una scelta sbagliata anche se limitata ai 229 ettari che si trovano ai margini del confine del Parco del Beigua, perché è evidente che tutti gli impatti negativi dell’apertura di attività minerarie ricadrebbero nell’area Parco – ha spiegato Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria – con la scusa della ricerca scientifica si verifica un precedente pericoloso, preludio ad una attività insostenibile per impatto ambientale e lontana dai desideri di sviluppo delle comunità locali che da anni si oppongono a qualsiasi ipotesi di apertura di attività estrattive».
Il gruppo montuoso del Beigua è diventato Parco nel 1995 ed è riconosciuto Global Geopark dall’UNESCO. È l’unico parco ligure ad aver ottenuto questo riconoscimento. L’Ente Parco ha lavorato in questi anni per portare avanti un lavoro basato sull’agricoltura e il turismo sostenibile, la manutenzione dei boschi, e l’attenzione alla filiera. «Anche per questo ribadiamo la nostra contrarietà al progetto – ha aggiunto Grammatico – che devasterebbe un’area protetta di inestimabile valore per biodiversità e valori ecologici e paesaggistici, oltre che mettere a repentaglio la salute di chi vive nel territorio».
Grammatico ha spiegato che da un punto di vista sanitario il pericolo è rappresentato da un anfibolo presente nel minerale grezzo delle rocce del giacimento: questo elemento ha la tendenza a separarsi sotto forma di fibra e minutissimi aghi ed è dannoso per la salute.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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