Il settore abitativo segna variazioni congiunturali negative in tutte le aree geografiche del Paese. Giù anche le richieste di mutuo
Crolla il mercato immobiliare a causa del Covid. Nel secondo trimestre 2020 l’indice destagionalizzato delle compravendite registra una forte flessione, che segue quella già marcata dei primi tre mesi dell’anno. Secondo quanto rilevato dall’Istat nel I e nel II trimestre 2020 si osserva una rilevante flessione delle convenzioni notarili di compravendita: il totale ammonta a 157.126 tra gennaio e marzo (-17,9% rispetto al IV trimestre 2019 e -17,7% su base annua) e a 149.764 tra aprile e giugno (-17,3% rispetto al trimestre precedente e -30,8% su base annua).
Nel II trimestre il settore abitativo segna variazioni congiunturali negative in tutte le aree geografiche del Paese (Centro -23,7%, Sud -20,7%, Isole -19,9%, Nord-ovest -14,1%, Nord-est -10,7%). Il 95% delle convenzioni stipulate riguarda trasferimenti di proprietà di immobili a uso abitativo (142.265), il 4,7% quelle a uso economico (7.002) e lo 0,3% le convenzioni a uso speciale e multiproprietà (497).
Nel II trimestre le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare (84.284) scendono dell’11,5% rispetto al trimestre precedente e del 20,9% su base annua, accentuando il calo congiunturale e tendenziale del I trimestre (rispettivamente -9,9% e -14%). La flessione interessa tutto il territorio nazionale sia su base congiunturale (Centro -22,5% Sud -14,9% Isole -12,8% Nord-est -6,8% e Nord-ovest -5,3%) sia su base annua (Isole -30,2% Isole -26,6% Centro -22% Nord-ovest -20,3% Nord-est -14,7%; piccoli e grandi centri: rispettivamente -24% e -16,8%).
«Nel secondo trimestre 2020 – è il commento dell’Istat – l’indice destagionalizzato delle compravendite registra una forte flessione, che segue quella già marcata dei primi tre mesi dell’anno. La consistente diminuzione si presenta improvvisamente nel primo trimestre 2020, dopo cinque trimestri consecutivi nei quali l’indice aveva superato i valori medi del 2010. L’indice destagionalizzato dei mutui accelera il calo già rilevato nel primo trimestre. Il declino delle convenzioni di compravendite e di mutui, registrato nei primi due trimestri del 2020, va letto tenendo conto delle misure adottate per il contenimento del Covid-19, a partire dal mese di marzo».
di: Maria Lucia PANUCCI
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