Il primo bond è stato collocato via sindacato da un pool di banche composto da Bnp Paribas, Jp Morgan, NatWest Markets, Crédit Agricole e Intesa Sanpaolo
Il Tesoro ha chiuso il collocamento del Btp Green italiano, la prima emissione che servirà a finanziare le spese per l’ambiente e il contrasto al cambiamento climatico, fissandone in 8,5 miliardi di euro l’ammontare. Il titolo, con scadenza ad aprile 2045, ha raccolto una domanda molto forte, superiore agli 80 miliardi di euro, secondo quanto viene riferito, 10 volte superiore l’ammontare stesso.
La prima emissione è stata collocata via sindacato da un pool di banche composto da Bnp Paribas, Jp Morgan, NatWest Markets, Crédit Agricole e Intesa Sanpaolo con questi ultimi due istituti che hanno svolto anche il ruolo di structuring advisor.
Il titolo è partito questa mattina con una guidance iniziale di 15 punti base sopra il Btp 2041, poi scesa a 12 punti, con un rendimento del titolo all’1,5%.
Per il momento il Btp green non è offerto direttamente ai risparmiatori retail, data la forte domanda da parte degli istituzionali: Tuttavia, come ha spiegato Davide Iacovoni, responsabile del Tesoro per il debito pubblico, il retail può sempre acquistare sul mercato secondario, andando allo sportello una volta emesso il titolo. L’esponente di spicco del Mef ha aggiunto che l’intenzione è puntare su scadenze lunghe in modo da dare una certa liquidità a titoli che si intende riaprire nel corso del tempo.
di: Maria Lucia PANUCCI
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