In Giappone il dato rimane in fase di contrazione
Rallenta l’economia cinese. Nel mese di febbraio l’indice Pmi servizi, stilato da Caixin e Markit, si è attestato a 51,5 punti, in linea con le attese, ma in lieve rallentamento rispetto ai 52 punti precedenti. Il dato ha confermato comunque la fase di espansione, in quanto superiore ai 50 punti, linea di demarcazione tra fase di espansione (valori appunto al di sopra) e di contrazione (valori al di sotto). Il Pmi Composite ha rallentato anch’esso il passo, scendendo dai 52,2 punti di gennaio a quota 51,7 punti. Dal dato emerge che la crescita dell’attività dei servizi si è indebolita al minimo degli ultimi 10 mesi.
Per quanto riguarda invece il Giappone nel mese di febbraio l’indice Pmi servizi, stilato congiuntamente dalla Jibun Bank e da Markit, è rimasto in fase di contrazione, attestandosi a quota 46,3 punti. E’ quanto emerge dalla lettura finale del dato, inizialmente riportato a quota 45,8, minimo in 6 mesi, rispetto ai precedenti 46,1 punti di gennaio. Il Pmi servizi rimane tuttavia, sebbene sia stato rivisto al rialzo, in fase di contrazione, in quanto decisamente inferiore alla soglia dei 50 punti. Il Pmi Composite del Giappone è stato rivisto anch’esso al rialzo, a quota 48,2 punti dai 47,6 punti inizialmente riportati e i precedenti 47,1 punti di gennaio.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/STR CHINA OUT
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