Enel è una zavorra ma alzano la testa i tassi sui Treasuries decennali
La Borsa di Milano ha avuto una giornata caratterizzata da un vento altalenante: in chiusura le vendite hanno trionfato, complice il nuovo sell-off sui titoli di Stat, con i tassi sui treasuries decennali che si sono portati a 1,50%. Il Ftse Mib ha chiuso in affanno a -0,16%, con 23.046,77 punti. Per quanto riguarda le altre piazze: Parigi +0,28%, Francoforte +0,23% e Londra +0,81%.
La giornata è stata caratterizzata dall’emissione del primo BTP green d’Italia (ne abbiamo parlato qui), che ha raggiunto una domanda pari a oltre 80 miliardi di euro. Il Pil invece è stato rivisto a -1,9%: nel 2020 l’economia italiana si è contratta dell’8,9%, peggior numero mai registrato dopo la guerra (leggi qui).
La peggiore di giornata è stata Amplifon, con un crollo dell’8,5% dopo la diffusione dei conti (puoi approfondire qui). Maglia nera anche per Enel, che è scivolata al -2,3%. Molto male Snam con il -2% e Terna con -1,8%.
Scende anche Stellantis dopo la diffusione dei dati sul 2020 (ne abbiamo parlato qui), che chiude a -0,2%.
Nel settore bancario bene Intesa Sanpaolo, che ha chiuso a +2,3%, e Unicredit che sale del 2,5% e chiude sopra quota 9 euro.
Lo spread Btp/Bund ha chiuso la seduta in lieve allargamento a 104,35 punti base. L’oro continua a calare e chiude in ribasso dello 0,93%. Meglio il petrolio, Brent e Wti guadagnano rispettivamente 2,35% e 2,80%. Si rafforza il dollaro.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA/ALESSANDRO DI MEO
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