
Franceschini: “in decreto sostegno altri ristori per spettacolo”. In Italia 1,5 milioni di vaccinati con seconda dose
L’Italia è il primo Paese dell’Unione Europea a rifiutare l’export delle dosi di vaccini AstraZeneca: le autorità italiane, secondo quanto si apprende a Bruxelles, hanno notificato alla Commissione Europea la decisione di bloccare l’esportazione di una partita di vaccini diretta verso l’Australia.
Il diniego all’export delle dosi è arrivato anche a causa della penuria di vaccini in Ue e dei ritardi nelle forniture da parte di AstraZeneca. Questo unitamente al fatto che il Paese destinatario, l’Australia, non è un considerabile vulnerabile.
In risposta dall’Australia è arrivata la notizia che la produzione interna riguarderà 50 milioni di dosi. Secondo quanto riferito da Reuters pochi giorni fa Canberra ha ricevuto 300 mila dosi di AstraZeneca dall’estero e 142 mila dosi di Pfizer-BioNTech.
Secondo i dati del ministero della Salute, gli italiani che hanno ricevuto anche la seconda dose di vaccino sono saliti a oltre un milione e mezzo: 1.517.624 cittadini immunizzati complessivamente.
Nel frattempo continua l’epopea dello spettacolo. Il ministro Franceschini ha assicurato che nel decreto sostegno saranno presenti altri ristori per tutelare i lavoratori di questo settore messo così a dura prova dalla pandemia: «è vero che dal 27 di marzo sarà consentita la riapertura nelle zone gialle con prescrizioni e misure di sicurezza – ha spiegato – ma sappiamo sarà comunque limitata».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA/GIUSEPPE LAMI
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