
Avvio al nuovo piano industriale che nei prossimi quattro anni trasformerà il Gruppo in un operatore integrato di mobilità
Il 2020 è stato un anno problematico per Autostrade per l’Italia ed il bilancio, fortemente condizionato dalla pandemia di Covid-19, lo conferma. La perdita di esercizio di pertinenza del Gruppo è pari a 407 milioni di euro che si confronta con la perdita di 282 milioni di euro del 2019.
A causa delle misure restrittive che hanno limitato la circolazione, il traffico sulla rete del Gruppo risulta in contrazione del 27,1% rispetto al 2019. Il totale dei ricavi operativi è pari a 3.030 milioni di euro, in calo di 1.053 milioni di euro rispetto al 2019 (4.083 milioni di euro). In riduzione anche i costi operativi netti, che ammontano a 2.401 milioni di euro, in riduzione di 972 milioni di euro rispetto al 2019 (3.373 milioni di euro).
Il margine operativo lordo (EBITDA), pari a 629 milioni di euro, risulta in calo di 81 milioni di euro rispetto al 2019 (710 milioni di euro). Considerando l’accantonamento straordinario di 1.500 milioni di euro relativo alla proposta transattiva effettuato nel 2019, la variazione negativa è di 1.581 milioni di euro per effetto, principalmente, della riduzione dei ricavi netti e royalties per circa 8801 milioni di euro, dell’incremento delle attività di manutenzione per 325 milioni di euro e dei maggiori accantonamenti netti effettuati nell’esercizio per circa 350 milioni di euro. Su base omogenea, l’EBITDA è in calo di 1.282 milioni di euro (-58%). Il margine operativo (EBIT) è negativo per 43 milioni di euro, con un decremento di 100 milioni di euro rispetto al 2019 (positivo per 57 milioni di euro).
Gli investimenti operativi sono invece stabili rispetto al 2019, nonostante le difficoltà legate alla pandemia e pari a 575 milioni di euro. Attività di manutenzione per circa 680 milioni di euro, oltre il doppio rispetto alla media del 2017-2019. Il Cash Flow Operativo ammonta a 517 milioni di euro, in diminuzione di 919 milioni di euro rispetto al 2019 (942 milioni di euro su base omogenea). Indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 dicembre 2020 è pari a 8.557 milioni di euro, in aumento di 165 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente.
Il 2020 è stato però anche l’anno in cui Aspi ha presentato il nuovo piano industriale che nei prossimi quattro anni trasformerà il Gruppo Autostrade per l’Italia in un operatore integrato di mobilità. Prevede un importante programma di investimenti per complessivi 14,5 miliardi di euro oltre a 7 miliardi di manutenzioni, entro il 2038 (data di termine della concessione), con un radicale ammodernamento delle infrastrutture, consentendo di prolungare al 2080 la condizione ottimale della rete e la creazione di circa 10.000 nuovi posti di lavoro in Italia. Sono inoltre state programmate nei prossimi tre anni 2.900 assunzioni a supporto del Piano.
La Società è in attesa della finalizzazione dello schema di accordo e dell’iter di approvazione del Piano Economico Finanziario (PEF). Come per l’esercizio precedente, non sarà prevista alcuna distribuzione di dividendo.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/ANGELO CARCONI
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