Quali sono gli errori più commessi che possono incidere negativamente sugli investimenti? La parola agli esperti
Luci ed ombre degli investimenti: investire può essere un’attività complicata e piena di rischi, un mondo dove la possibilità di commettere degli errori è sempre dietro l’angolo. Ma quali sono, secondo gli esperti, gli errori più commessi dagli investitori, anche quelli più intelligenti, da evitare?
Al primo posto, tra i passi falsi più commessi, c’è il prendere decisioni in base allo stato emotivo: secondo la pianificatrice finanziaria certificata Shelly-Ann Eweka, infatti, «il denaro può annebbiare la capacità di scelta a causa di emozioni come paura, avidità e nervosismo, tentando le persone a spostare altrove il denaro investito. Evitate di liquidare compulsivamente un investimento che non rende quanto speravate, e mantenete la rotta grazie a un portafoglio diversificato che sia in grado di resistere agli inevitabili alti e bassi a breve termine del mercato».
Altra cosa da non fare è quella di partecipare al mercato sporadicamente. A detta di Chris Hyzy, chief investment officer della divisione Global Wealth and Investment Management di Bank of America, il cosiddetto “lumpy investing” (investimento a grumi) impedisce di impedire di avvantaggiarsi della strategia chiamata “dollar-cost averaging”, basata sull’investimento sul mercato di una quantità fissa di denaro a cadenze periodiche per ridurre i rischi.
Tra gli errori di investimento maggiori, soprattutto tra i Millenial, c’è poi quello di ricorrere agli investimenti liquidi: «per gli orizzonti di investimento superiori a 10 anni, il mercato azionario è un investimento del tutto appropriato» – afferma Greg McBride, chief financial analyst di Bankrate.com. «La liquidità non lo è, soprattutto se si punta ai rendimenti più competitivi».
Attenzione anche alle imposte che possono incidere sugli investimenti, prima e dopo il pensionamento. Eweka raccomanda di chiedere consiglio a un consulente finanziario o un commercialista per poter definire, tenendo conto delle imposte, un piano che garantisca un reddito negli anni della pensione.
Un’altra mossa poco redditizia potrebbe essere quella di aspettare quello che Hyzy chiama “segnale del via libera”, ovvero il momento in cui si raggiunge finalmente la tranquillità finanziaria. Secondo l’executive, infatti, il tentativo di entrare nel mercato in un buon momento non può funzionare se la tempistica dell’investitore non è in linea con quella del mercato. Il consulente finanziario Eric Roberge ha osservato che non si tratta di capire la tempistica del mercato, ma del tempo che si passa all’interno del mercato: quanto più a lungo il vostro denaro rimarrà investito nel mercato, tanto più elevata sarà la crescita a lungo termine che otterrà.
«Per raggiungere i vostri obiettivi finanziari, è importante che definiate un piano di investimento a lungo termine e continuiate a seguirlo» – prosegue Eweka. – «Questo piano dovrebbe essere studiato in modo da fornire una roadmap chiara da seguire per soddisfare bisogni e raggiungere obiettivi di vario tipo, da quello di coprire l’affitto o le rate mensili del mutuo e di mettere da parte dei soldi per la retta universitaria dei figli fino a quello di investire per gli anni della pensione, sia durante le fasi in cui i mercati avanzano sia durante quelle in cui arretrano». Non lasciare quindi che i trend giornalieri ci influenzino.
Settimo e ultimo errore da non commettere è quello di non diversificare il proprio portafoglio: «molti investitori pensano che diversificare significhi soltanto possedere azioni di più società, ma non capiscono che occorre anche considerare l’allocazione ai diversi asset, nonché le variazioni dei propri investimenti gli uni in rapporto agli altri, ovvero la cosiddetta correlazione» – afferma Michelle Jones, vicepresidente del Bryn Mawr Trust di Bryn Mawr, cittadina della Pennsylvania.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: AFP / ROMEO GACAD
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