
Il colosso del food delivery ha deciso di investire nella consegna a domicilio robotizzata con la Serve Robotics
A fare le consegne saranno dei robot autonomi semoventi: questo l’obiettivo della Serve Robotics, la nuova azienda nata come spinoff da Uber a San Francisco. L’azienda è nata grazie all’ingente investimento del venture capital Neo, con la partecipazione della stessa Uber e altri investitori e si avvale della Postmate X, divisione robotica di Postmates, azienda del delivery acquisita da Uber proprio nel luglio 2020.
L’operazione consente ad Uber di concentrarsi di più sul business basato sulle consegne effettuate con i rider, da un lato, e, grazie a Serve Robotics, di impegnarsi nella ricerca di nuovi mercati e partnership, dall’altro. L’acquisto da parte di Uber della Postmate è stato totalmente strategico, in piena crisi pandemica: fino a quel momento, infatti, la flotta di Serve aveva già portato il cibo a migliaia di famiglie a Los Angeles, soprattutto per garantire prelievi di piatti e sacchetti senza contatto.
«Nei prossimi due decenni, nuovi robot di mobilità entreranno in ogni aspetto delle nostre vite, prima di tutto muovendo il cibo» – ha affermato Ali Kashani, cofondatore e amministratore delegato di Serve Robotics che in precedenza aveva guidato Postmates X. La genesi di Serve Robotics è legata proprio a Kashani: la sua startup Lox fu acquisita nel 2017 da Postmates, che allora si guardava intorno nel mondo dei robot. Il primo robot fu svelato nel dicembre 2018, un ulteriore upgrade fu effettuato nell’estate 2019, quando Serve venne dotato di sensori lidar. Un anno dopo, l’acquisizione da parte di Uber per 2,65 miliardi di dollari e ora l’ultimo atto.
Grandi novità in arrivo, quindi, per il mondo del del food delivery il cui business dovrebbe crescere da 26,5 miliardi di dollari nel 2020 a 42 miliardi in soli cinque anni.
di: Alessia MALCAUS
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