
La più problematica è Milano che ha registrato in un anno un incremento dell’offerta del 190% con il 41% delle ricerche in meno. Seguono Firenze e Bologna
Le case non hanno più inquilini e gli appartamenti in affitto rimangono vuoti a causa della pandemia. Secondo l’ultimo Osservatorio di Immobiliare.it, rispetto a febbraio 2020 l’offerta di case in locazione è aumentata del 216% a cui di riflesso è corrisposto un crollo del 50% della domanda e del 5% dei prezzi. Oggi un bilocale in affitto in città ha un canone mensile medio pari a 721 euro.
Milano, emblema delle grandi città in cui la disponibilità di appartamenti non era sufficiente a coprire la domanda, ha registrato in un anno un incremento dell’offerta del 190% con il 41% delle ricerche in meno. Fra tutti il capoluogo meneghino rimane il più caro e il canone medio richiesto per un bilocale è di 1.020 euro al mese, a fronte di un ribasso annuale del 6%.
Seguono, per l’elevato incremento di appartamenti disponibili, Firenze e Bologna, dove in un anno gli annunci di locazione sono aumentati rispettivamente del 184% e 171%, con soprattutto Bologna che ha visto un crollo del 48% delle richieste.
Roma e Napoli mostrano gli stessi trend delle altre grandi città d’arte italiane ma con percentuali più contenute. Così nella Capitale l’offerta è cresciuta del 76% in un anno e la domanda è scesa del 22%. Nel capoluogo partenopeo la disponibilità di appartamenti in affitto è salita dell’81% mentre le ricerche sono scese del 39%.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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