
Regno Unito verso l’immunità. I Paesi d’oltralpe meglio dell’Italia
Dall’inizio della campagna vaccinale globale a dicembre, sono state somministrate nel mondo 345 milioni di dosi di vaccino anti-Covid. Ma non tutti i Paesi sono allo stesso punto, con grandi ripercussioni sulle restrizioni.
Israele è il primo Paese al mondo ad aver vaccinato quasi tutta la popolazione, che conta oltre 9 milioni di persone: 5,1 milioni di persone (58%) hanno ricevuto almeno una dose di Pfizer o Moderna e 4,1 milioni di abitanti (46%) è completamente vaccinato. Le restrizioni rimangono per chi non è stato vaccinato. Il governo ha attivato la Green Pass per permettere a chi è stato immunizzato anche con la seconda dose di uscire dal lockdown e accedere alle attività e ai servizi prima preclusi. Il Green Pass può essere sia cartaceo che online, scaricabile su smartphone e scansionato con un Qr code, e sarà richiesto per attività come palestre, ristoranti con una capacità del 75% – e con un limite di 100 persone – cinema ed eventi. Rimane l’obbligo della mascherina e del distanziamento di almeno due metri.
In Gran Bretagna le persone vaccinate con una dose sono 23.684.103 (35%), quelle vaccinate con la seconda dose sono invece 1.532.754 (2,2%). Dopo quasi due mesi di lockdown nazionale, seguito all’impennata di contagi alimentata dall’aggressiva variante inglese del virus, il governo ha allentato le misure anti-Covid. Dall’8 marzo ha aperto le scuole per milioni di bambini e ragazzi in Inghilterra, per Boris Johnson il primo passo verso l’uscita del Regno dal terzo lockdown. I prossimi passi saranno la riapertura dei negozi non essenziali prima del 12 aprile, quella dei ristoranti e pub indoor e dei primi luoghi d’intrattenimento prima di metà maggio, e un alleggerimento generalizzato di movimenti e viaggi prima del 21 giugno. Sono consentite attività ricreative all’aperto con la famiglia o con un’altra persona.
In Europa, invece, l’Italia fa peggio di Francia e Germania. In Francia i vaccinati con prima dose sono 4.819.924, quelli con due dosi 2.219.277. Da un punto di vista restrittivo, dal 25 febbraio nel Paese vige il coprifuoco dalle 18 alle 6. Permesso uscire di casa solo per recarsi al lavoro o a scuola o da un medico, possono uscire le persone con disabilità e i loro accompagnatori, i magistrati, le autorità amministrative, chi deve andare a trovare un familiare in precarie condizioni di salute, i proprietari di un animale domestico che devono però rimanere nel raggio di un chilometro da casa. Incoraggiato dove possibile lo smartworking. Il lockdown è rinforzato in alcune aree come Nizza e Dunkerque. Le scuole sono aperte ed è obbligatorio portare la mascherina, tranne per i bimbi al di sotto dei sei anni. I negozi rimangono aperti fino alle 18 mentre sono chiusi ristoranti, bar, musei, teatri, palestre come in Italia. In strada è obbligatorio indossare la mascherina.
In Germania, invece, 6.113.484 di persone sono state vaccinate. Di queste, 2.749.786 hanno ricevuto anche la seconda dose. Dopo quasi tre mesi di lockdown duro, c’è stato un allentamento delle misure: negozi, musei e gallerie possono essere aperti su appuntamento e laddove l’incidenza settimanale dei nuovi contagi su 100 mila abitanti è inferiore a 50, il commercio al dettaglio riapre con limitazioni anche meno rigorose. Nei contatti privati sono possibili incontri fra due nuclei abitativi, arrivando a un massimo di 5 persone (esclusi i minori fino a 14 anni, che non vengono contati). Le scuole sono state riaperte da metà febbraio e i parrucchieri il 1 marzo.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/ETTORE FERRARI
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