
L’obiettivo è monitorare il rispetto delle norme e dei protocolli per favorire la riapertura
Gli stadi vuoti sono un grosso problema per il calcio di tutto il mondo, e per cercare di favorire la riapertura, l’Udinese ha deciso di adottare un innovativo dispositivo tecnologico che permette di monitorare il rispetto delle norme anti contagio.
Il primo test verrà effettuato in occasione di Udinese-Fiorentina, con i 350 addetti ai lavori che saranno dotati di un dispositivo che segnala con una vibrazione il mancato rispetto del distanziamento sociale permettendo anche il tracciamento dei contatti all’interno dello stadio. «L’innovazione tecnologica applicata al calcio è nel DNA dell’Udinese – ha spiegato il vicepresidente di Udinese Calcio Stefano Campoccia – qui da Udine, infatti, sono sempre partite sperimentazioni rivoluzionarie, come quelle della Goal Line Technology, propedeutica, poi, al Var e del riconoscimento facciale testato in occasione della finale degli Europei under 21 del 2019. Grazie alla grande visione di Gianpaolo Pozzo, Udine è sempre stata trampolino di lancio di innovazioni. Adesso, nell’ottica di una riapertura in totale sicurezza degli stadi che il mondo del calcio professionistico auspica il prima possibile, la Dacia Arena intende, con forza, confermare la propria ambizione a divenire punto di riferimento, a livello nazionale e internazionale, per la sperimentazione e lo sviluppo di strumenti innovativi utili ad una riapertura al pubblico nel prossimo futuro».
di: Micaela FERRARO
FOTO: GETTY IMAGES/ALESSANDRO SABATTINI
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