Sul tavolo l’ipotesi sono 107 euro in più e i bonus per eccellenze e innovazione
Il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta è intervenuto a ritoccare gli strumenti per incentivare i lavoratori statali. Sul tavolo ci sono un aumento di circa 107 euro mensili e due premi: uno per le eccellenze e uno per l’innovazione.
Per quanto riguarda l’aumento, era già stato previsto dalla sua predecessora Marianna Madia, ministra nei Governi Renzi e Gentiloni. Con la legge di bilancio del 2021 lo stanziamento complessivo per la PA ha raggiunto la cifra complessiva di 6,8 miliardi di euro, che corrispondono a incrementi del 4,07% e a incrementi complessivi medi mensili appunto di 107 euro per le amministrazioni statali.
Per quanto riguarda gli incentivi, Brunetta non è la prima volta che li propone: nel 2009 quando era ministro nel Governo Berlusconi i bonus per eccellenza e innovazione erano entrati a far parte di un decreto legislativo ma non erano poi stati riconosciuti. Il primo dovrebbe essere assegnato alle «performance eccellenti individuate in non più del 5% del personale, dirigenziale e non, che si è collocato nella fascia di merito alta». Mentre per quanto riguarda il secondo, dovrebbe andare al miglior progetto realizzato nell’anno, in grado di «produrre un significativo cambiamento dei servizi offerti o dei processi interni di lavoro». Nel primo caso la PA dovrà stilare una classifica, mentre nel secondo l’assegnazione spetta all’organismo indipendente di valutazione della performance, che dovrà basarsi su una valutazione comparativa delle candidature. Non si potrà competere per entrambi i premi.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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