
L’ok al rifornimento è stato dato dall’Aifa mentre l’Ema ancora non si è pronunciata. La terapia verrà utilizzata per pazienti ad alto rischio, ultrasessantenni che abbiano sviluppato il Covid da pochi giorni
Prosegue a ritmo serrato la lotta contro il Coronavirus. L’Italia ha acquistato 150 mila dosi di anticorpi monoclonali per un valore di circa 100 mila euro. Si tratta di un farmaco anti-Covid su cui è partita ufficialmente la sperimentazione nei nostri ospedali e che potrebbe rappresentare un cruciale punto di svolta nella terapia contro il virus.
A dare l’ok al rifornimento delle dosi è stata l’Aifa: la Commissione tecnico scientifica dell’Agenzia del farmaco ha approvato l’utilizzo di due monoclonali, il Bamlanivimab di Eli Lilly e il Regeneron di Roche. Quest’ultimo è quello utilizzato, con successo, dall’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. L’Ema invece non si è ancora espressa su questi farmaci.
La terapia con gli anticorpi monoclonali verrà utilizzata per pazienti ad alto rischio, ultrasessantenni che abbiano sviluppato il Covid da pochi giorni. A differenza dei vaccini, i monoclonali prevedono una sola infusione senza richiami e si prevede che coprano anche tutte le varianti fino ad ora note.
Il via libera alla distribuzione è arrivato anche dal ministro della Salute Roberto Speranza che ha firmato un decreto d’urgenza. Il ministero ha infatti deciso di sfruttare l’opportunità concessa dalla legge 648 del 1996, che permette di far entrare nel nostro sistema sanitario farmaci ancora in corso di sperimentazione se non c’è una terapia alternativa valida contro una determinata patologia.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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