
-370 mila solo nei settori ricettivo e ristorazione. Bene invece l’immobiliare e le tlc. Lombardia, Emilia Romagna e Trentino le Regioni con i cali più forti
A dicembre si contano 660.000 lavoratori in meno in un anno. Lo si legge sull’Osservatorio Inps sul precariato. Il dato è il risultato di una crescita per i rapporti a tempo indeterminato (+259.000) e di un calo significativo per l’insieme delle restanti tipologie contrattuali (-919.000). Tra queste ultime spicca l’intensa contrazione dei rapporti di lavoro a termine (-493.000).
Oltre la metà della perdita di contratti riguarda i soli settori di commercio, ristorazione e alberghi con un saldo negativo di oltre 370 mila unità. Crollano i contratti non stabili che sono 452 mila in meno rispetto a dicembre 2019. Il saldo è invece leggermente positivo nelle costruzioni (+31mila), nelle tlc (+ 4.197), nell’immobiliare (+ 742) e nell’agricoltura (+119).
Tra le singole Regione i cali più marcati in valore assoluto riguardano la Lombardia (-118 mila), l’Emilia Romagna (- 72 mila) e il Trentino Alto Adige (- 56 mila). La diminuzione dei contratti colpisce di più le donne (- 335 mila) rispetto agli uomini (-325 mila).
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/CLAUDIO PERI
Ti potrebbe interessare anche: