
Nel mondo superati i 2,7 milioni di morti, con Usa in testa per numero di decessi
Continuano a far discutere i tempi delle aziende farmaceutiche che stanno producendo il vaccino anti-covid: la lentezza con cui consegnano le dosi influirà notevolmente sulle somministrazioni, tanto che secondo i calcoli del commissario Figliuolo la prossima settimana sarà impossibile andare oltre le 200 mila vaccinazioni al giorno. Sul nodo AstraZeneca, al centro del dibattito da diverse settimane, è tornato a esprimersi il presidente del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli, che ha ribadito la sicurezza del farmaco: «è un vaccino sicuro dai 18 anni in su e non ci sono motivi per avere esitazioni».
In Gran Bretagna, dove AstraZeneca è stato somministrato a 10 milioni di persone, la mortalità si è ridotta del 90% e si è toccato un nuovo record, positivo questa volta: sabato sono state somministrate in tutto 873.784 dosi, così che metà della popolazione adulta britannica è stata vaccinata.
La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha ribadito su Twitter il duro lavoro intrapreso da Bruxelles per far sì che l’Ue riceva la giusta quantità di dosi: «continueremo a lavorare affinché l’Europa riceva la sua giusta quantità di vaccini – ha scritto – investiremo ancora di più nelle capacità di produzione, al di là di questa fase acuta, e garantiremo una fornitura a lungo termine con aziende di fiducia».
Anche in Cina si spinge sull’accelleratore dei vaccini: il ritmo è ripartito arrivando a 10 milioni di dosi somministrate nell’ultima settimana. Il Paese inoltre sta prendendo in considerazione l’ipotesi di istituire un passaporto vaccinale per la popolazione. Entro la fine di giugno dovrebbero essere vaccinati 1,4 miliardi di abitanti.
L’Italia intanto stringe sempre più le maglie e altri due Comuni della Sardegna vanno in zona rossa: Sumugheo ad Oristano e Golfo Aranci a Sassari.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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