
Confcommercio e Confesercenti confermano: “ci aspettavamo di più”
Il decreto Sostegni è stato approvato dal Governo Draghi (leggi qui), ma le risorse stanziate hanno fatto storcere il naso a imprese, partite Iva e professionisti, che hanno dichiarato che i ristori previsti non sarebbero sufficienti a coprire le perdite avute. Un punto di vista condiviso da Confcommercio e Confesercenti, che si sono uniti alla protesta dichiarando che le aspettative erano più alte. «Le attività del turismo sono ferme ormai da un anno, senza sostegni adeguati non potremo più riaprire – ha dichiarato Vittorio Messina, presidente di Assoturismo – ci aspettavamo molto di più».
Concordi tutti sull’utilità dell’eliminazione dei codici Ateco, che tagliava fuori dai sostegni diverse categorie, come sottolineato da Colap: «le partite Iva – ha detto Emiliana Alessandrucci, presidente dell’associazione che rappresenta i lavoratori autonomi – sono state escluse ingiustamente dai ristori l’anno scorso e ora ci troviamo nella situazione in cui alcuni soggetti hanno preso doppi e tripli ristori mentre gli autonomi rimangono solo con questo sostegno. Per molte microimprese che non sono rientrate tra i beneficiari degli aiuti pubblici questo contributo, che sarà intorno ai 1.000 euro, risulta assolutamente iniquo».
Delusione anche dal settore catering, che ha registrato una perdita del fatturato del 90%. I lavoratori hanno dichiarato che quanto previsto dal decreto è totalmente insufficiente considerato che non possono lavorare da più di un anno.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA/DANIEL DAL ZENNARO
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