
Unilever insieme a Seri Plast ha presentato il progetto di riconversione per lo stabilimento molisano. Un altro passo per l’economia circolare italiana
Lo stabilimento di Pozzillo, in provincia di Isernia, verrà convertito in uno dei siti più avanzati in Europa per la produzione di plastica riciclata. Annunciato oggi Unilever e Seri Plast, controllata della Seri Industrial Spa, durante la conferenza stampa a cui ha partecipato anche la vice ministra dello Sviluppo Economico Alessandra Todde.
Unilever e Seri Plast hanno siglato una partnership per riconvertire lo stabilimento di Pozzilli attraverso una joint venture paritetica. Il progetto è stato realizzato insieme al governo, alla Regione Molise e di concerto con i sindacati confederali e con il supporto del ministero per lo Sviluppo Economico. L’obiettivo è quello di creare convertire il sito esistente salvaguardando l’occupazione, che coinvolge oltre 300 lavoratori tra diretti e indiretti, e l’indotto.
Lo stabilimento, attualmente dedicato alla produzione di detergenti per la pulizia della casa e degli indumenti, diverrà uno dei più avanzati siti in Europa per la produzione di plastica riciclata e l’unico nel Sud Italia in grado di recuperare materiale plastico misto da post-consumo, altrimenti destinato a impianti di termovalorizzazione e cementifici. Per il suo carattere innovativo, il progetto è in lizza per finanziamenti nazionali a supporto di un investimento complessivo stimato di 75 milioni di euro.
«Il progetto presentato oggi è il risultato di un nuovo modello di co-creazione multi-stakeholder in cui Unilever ha fortemente creduto sin dall’inizio. Abbiamo lavorato insieme a Governo, Regione e parti sociali seguendo due principi guida: strategicità di lungo periodo e salvaguardia dei livelli occupazionali dei dipendenti e dell’indotto; garanzia di sostentamento nella catena del valore dell’area industriale e della comunità locale» – ha spiegato Gianfranco Chimirri, Hr director Unilever e responsabile del progetto sullo stabilimento Unilever di Pozzilli.
Il progetto sarà diviso in fasi: in un primo momento verranno discussi i dettagli del pian di riconversione in consultazione sindacale, successivamente si aprirà la fase di transizione, in cui si provvederà ad una graduale riconversione del sito. La joint venture è intenzionata a proporre la sottoscrizione di un accordo di sviluppo al fine di richiedere finanziamenti nazionali a parziale copertura delle spese relative a tecnologia e impianti necessari a produrre materiali termoplastici di altissima qualità destinati ad utilizzi anche nel settore alimentare. I lavoratori dello stabilimento saranno tutti occupati nel nuovo sito, in base alle condizioni stabilite dall’accordo sindacale.
La riconversione si svolgerà in un periodo compreso tra i 18 e i 24 mesi. In linea con l’impegno globale di Unilever Future of work, i lavoratori di Pozzilli saranno seguiti in un percorso per l’aggiornamento e lo sviluppo di nuove competenze durante tutto il periodo di transizione, Il futuro stabilimento ha il potenziale per rendere Pozzilli e la Regione Molise leader nel settore dell’economia circolare in Italia.
«Il progetto è inoltre innovativo perché è il primo esempio per Unilever a livello globale di piano ‘Future of Work’ messo in atto tramite riconversione industriale. Nella fase di transizione, infatti, Unilever accompagnerà i lavoratori in un percorso di riqualificazione e sviluppo di nuove competenze utile al reimpiego nello stabilimento a nuova vocazione industriale» – ha aggiunto Chimirri.
Oltre alla riconversione, la Joint Venture e Unilever stanno definendo i termini e le condizioni di una partnership commerciale di lungo periodo per la fornitura a Unilever di materie prime plastiche recuperate da imballaggi post consumo, con un conseguente vantaggio competitivo dell’azienda sul mercato, e nel rispetto delle decisioni comunitarie e nazionali volte a ridurre l’inquinamento correlato all’utilizzo della plastica. Il progetto di riconversione consentirà a Unilever di progredire verso l’ambizioso obiettivo di un mondo senza rifiuti. In particolare, questo traguardo prevede il dimezzamento dell’utilizzo di plastica vergine per il proprio packaging entro il 2025, incrementando del 25% l’utilizzo di plastica riciclata post-consumo.
La partnership rientra nella strategia Clean Future di Unilever, rivolta a ridurre l’impronta di carbonio dei propri prodotti destinati alla pulizia e al bucato mantenendone inalterate o aumentandone le prestazioni.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA
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