
Il canale è ora bloccato per un incidente ma il numero totale di transiti per l’anno 2020 è stato di 18.829 navi
Circa il 12% del commercio mondiale passa attraverso il Canale di Suez, bloccato da martedì per un incidente. Lo rileva un’analisi del centro studi di Intesa Sanpaolo (Srm) secondo cui il 2020 è stato il terzo anno più ricco nella storia del Canale, i cui ricavi sono stati pari a 5,61 miliardi di dollari, in calo però del 3,3% rispetto ai 5,8 miliardi del 2019.
La Ever Given, della compagnia Evergreen Marine Corp, la gigante nave portacointaner si è incagliata diagonalmente e sta impedendo il passaggio alle altre imbarcazioni. Ed ora, se la situazioni non si sblocca, i danni potrebbero essere ingenti per una delle rotte commerciali più trafficate al mondo. I transiti attraverso il Canale hanno mostrato una notevole resilienza agli effetti della pandemia oltrepassando il miliardo di tonnellate di merci nel 2020. Il numero totale di transiti è stato di 18.829 navi. Sono 5.113 i transiti di Dry Bulker (navi che trasportano carichi secchi), in aumento del 21,7% nel 2020, 5.006 quelli di Tankers-navi petroliere (-3%), 4.710 i transiti delle navi portacontainer (-12,4%).
Circa il 7% del commercio mondiale di oil via mare passa attraverso Suez, cosa che rende il Canale il 4° checkpoint più importante e strategico al mondo. «La rotta degli scambi via mare tra l’Italia e i Paesi asiatici – sottolinea il rapporto – passa attraverso Suez, che è uno snodo fondamentale anche per il progetto cinese della Via della Seta. Nel 2020 questi sono stati pari a 82,8 miliardi di euro, ovvero il 40,1% del commercio marittimo complessivo del nostro Paese».
Vi sono dozzine di navi ai varchi del Canale che attendono ora lo sblocco dei transiti. Il rischio conseguente all’incidente verificatosi nel Canale è che si possa creare una congestione nei porti europei. «L’episodio – spiega il direttore generale Srm, Massimo Deandreis – della mega-nave portacontainer Ever Given incagliata nel Canale di Suez, che sta paralizzando temporaneamente il transito, mostra con chiarezza l’importanza strategica del Canale ulteriormente aumentata dopo il raddoppio ultimato nel 2015. Questo incidente dimostra che il nostro Paese deve investire nell’efficienza di portualità e logistica anche per meglio fronteggiare gli effetti negativi di crisi o blocchi, anche solo temporanei, come si spera sia questo».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: AFP/ANSA
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