
Le aziende hanno aumentato il ritmo di assunzione, mentre è rimasto elevato l’ottimismo sull’attività dei prossimi 12 mesi
L’economia sta riprendendo quota in Italia. Alla fine del primo trimestre aumenta lo slancio della ripresa del settore manifatturiero italiano. A marzo sia la produzione che i nuovi ordini sono aumentati ai tassi più rapidi in oltre tre anni grazie alla maggiore domanda da parte dei clienti. Di conseguenza le aziende hanno aumentato il ritmo di assunzione, mentre è rimasto elevato l’ottimismo sull’attività dei prossimi 12 mesi. Tuttavia l’allungamento dei tempi medi di consegna dei fornitori ha contribuito all’aumento della pressione inflazionistica, con l’ultima espansione dei costi che è stata la maggiore in quasi 10 anni. Lo riferisce la società di ricerche Ihs Markit, sulle base delle indagini del Purchiasing managers index (Pmi), che ha segnato il miglioramento più forte da 21 anni.
In particolare a marzo l’indice Pmi sul manifatturieo italiano è salito a 59,8 punti, dai 56,9 di febbraio. Il dato indica una importante espansione economica visto che la soglia dei 50 punti, il limite tra decrescita e crescita, è stato ampiamente superato.
Tutto questo conferma una dinamica già vista nei mesi passati: il manifatturiero, su cui le restrizioni e i lockdown anti Covid non hanno compromesso l’attività come in altri settori, riesce a riprendersi vigorosamente, mentre nei servizi molti segmenti, come ad esempio turismo e ricreazione, restano nel baratro o faticano a riprendersi. «I dati di marzo hanno evidenziato l’ennesima accelerazione della ripresa del settore manifatturiero italiano – ha commentato Lewis Cooper, Economist di IHS Markit. – Con il settore che ha mostrato una crescita sostanziale nel corso del primo trimestre, si può dire facilmente che la ripresa del settore manifatturiero è ben in corso. Se le condizioni della domanda rimangono elevate, anche in caso di ulteriori misure restrittive, probabilmente assisteremo ad una forte crescita nei prossimi mesi».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/MATTEO BAZZI
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