
Il provvedimento è previsto dalla Legge di Bilancio 2021 e si applica alle assunzioni di donne in condizione di svantaggio lavorativo
Bonus donne: come previsto dalla Legge di Bilancio 2021, i datori di lavoro privati che assumono donne nel biennio 2021-2022 beneficiano dell’esonero totale dei contributi previdenziali, fino a un limite massimo di 6 mila euro annui. L’esonero viene applicato alle nuove assunzioni e alle trasformazioni di rapporti di lavoro già esistenti.
A seguito di diverse richieste di chiarimento, l’Inps ha fatto luce su alcuni aspetti tecnici della normativa.
L’incentivo all’assunzione di lavoratrici si applica solo ad alcuni tipi di rapporti di lavoro: le assunzioni a tempo indeterminato; le assunzioni a tempo determinato; le trasformazioni in tempo indeterminato di un precedente rapporto di lavoro a termine.
Il beneficio dell’esonero è legato a quello che la normativa ha definito un requisito di svantaggio della lavoratrice. In particolare deve essere disoccupata da oltre 12 mesi o considerarsi comunque priva di impiego. Non tutte le assunzioni di lavoratrici, dunque, ricadono nell’ambito di applicazione. Come riportato, il requisito deve sussistere alla data dell’evento per il quale si intende richiedere il beneficio. Nel caso di trasformazione di un rapporto di lavoro da determinato a indeterminato, il requisito deve sussistere alla data della trasformazione.
La durata del bonus donne 2021 varia in base alla tipologia di contratto considerata: 12 mesi per le assunzioni a tempo determinato, 18 mesi per le assunzioni a tempo indeterminato e per le trasformazioni di un rapporto a termine.
Come specificato dall’Inps, infine, il bonus spetta anche in caso di proroga di rapporto di lavoro a termine, sempre fino a un massimo di 12 mesi.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA / Vincenzo Chiumarulo
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