
Gli anticorpi del vaccino di Moderna persistono 6 mesi dopo la seconda dose. Il ministero della Salute: “Chi ha già ricevuto la prima dose di AstraZeneca faccia anche la seconda”. Il Veneto sospende Astrazeneca sotto 60 anni
«Il piano non cambia, a fine mese dobbiamo arrivare a 500 mila dosi giornaliere. Da oggi l’inoculazione del vaccino AstraZeneca è aperta alla platea dei 60-79 anni, mentre gli under 60 che hanno già ricevuto la prima dose, riceveranno anche la seconda». A parlare così è stato il generale Figliuolo, commissario per l’emergenza Covid.
Intanto è pronta la nuova circolare con cui il ministero della Salute ha aggiornato le raccomandazioni sul vaccino Vaxzevria di AstraZeneca. Il documento, inviato a Regioni, istituzioni ed associazioni, ribadisce che il vaccino è approvato dai 18 anni d’età. «Sulla base delle attuali evidenze, tenuto conto del basso rischio di reazioni avverse di tipo tromboembolico a fronte dell’elevata mortalità da Covid-19 nelle fasce di età più avanzate – si legge – si rappresenta che è raccomandato un suo uso preferenziale nelle persone sopra i 60 anni. Chi ha già ricevuto una prima dose Vaxzevria, può completare il ciclo col medesimo vaccino».
Il Veneto ha deciso in questa fase di non fare più il vaccino dell’azienda svedese sotto i 60 anni. Lo ha annunciato il presidente regionale Luca Zaia.
Gli anticorpi indotti dal farmaco anti-Covid di Moderna persistono 6 mesi dopo la seconda somministrazione. Lo rende noto l’azienda farmaceutica. I dati sono pubblicati nella Letter to Editor del New England Journal of Medicine. Lo studio ha analizzato 33 adulti sani che hanno partecipato alla sperimentazione della fase 1. Moderna ha fatto sapere inoltre che sta anche perseguendo una strategia di sviluppo clinico contro le varianti emergenti.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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