
“La disponibilità dei vaccini c’è, dobbiamo prima tutelare le fasce a rischio”
Cautela e sicurezza, questo è l’approccio del primo ministro Mario Draghi alle prossime settimane. «In merito ad AstraZeneca dobbiamo seguire le linee guida del ministero della Salute e del Cts. La raccomandazione è somministrare il vaccino agli over 60» – ha affermato il premier alla conferenza stampa che ha seguito la Conferenza unificata sul Recovery Plan. – «La disponibilità di vaccini non è calata, i numeri sono come prima di Pasqua, sta risalendo secondo il trend previsto. Non ho dubbio sul fatto che gli obiettivi vengano raggiunti» – ha detto Draghi. – «La disponibilità di vaccini che abbiamo in aprile permette di vaccinare chi ha più di 80 anni, in tutte le Regioni, e in parte chi ne ha più di 70. Le Regioni e il Commissario Figliuolo stanno lavorando molto bene insieme».
In merito alle riaperture, Draghi si è detto consapevole del bisogno disperato delle attività economiche di ripartire. «Riapertura sì, ma in sicurezza, a partire dalle scuole» – ha affermato, – «l’obiettivo è dare ai ragazzi almeno un mese di scuola in presenza. Torniamo al punto delle vaccinazioni: più veloci sono le vaccinazioni, più velocemente potremo riaprire. Non ho una data precisa per la riapertura perché questa si baserà sui dati dell’andamento dei contagi e sulle vaccinazioni delle classi a rischio». In merito alla stagione turistica ha affermato: «non la diamo per abbandonata, tutt’altro».
Il premier si è inoltre dichiarato d’accordo con il ministro Giorgetti sul golden power (ne abbiamo parlato qui).
Draghi ha preso mano al dossier Alitalia per accelerare i tempi in vista della ripartenza del trasporto aereo la prossima estate. «Siamo in piena trattativa tra i ministri e la Commissione: non possiamo accettare asimmetrie ingiustificate. Se ci sono ragioni per maltrattare Alitalia le vedremo, ma non accetteremo discriminazioni arbitrarie» – ha dichiarato – «Ora il punto centrale è creare una società che si chiamerà Ita, che avrà una discontinuità con il passato. Serve partire immediatamente con la stagione estiva, con una società nuova forte che si regga sulle sue ali, senza sussidi. Speriamo un esito positivo con la Commissione».
«Il pacchetto del Piano nazionale di rilancio e resilienza è ambizioso, un’opportunità da cogliere in particolare per la transizione ecologica e digitale» – avrebbe detto il premier Draghi alla Conferenza unificata Stato-Regioni sul Recovery Plan a cui hanno partecipato anche anche numerosi ministri, tra cui Gelmini, Brunetta, Lamorgese, Franco, Franceschini, Speranza, e i rappresentanti di Anci (Comuni) e Upi (Province). – «L’occasione è unica, bisogna spendere e spendere bene».
Secondo quanto riportato da fonti interne, Draghi avrebbe definito il PNRR “un pacchetto di investimenti molto ambizioso e un pacchetto di riforme” che coprirebbe un periodo di tempo fino al 2026. «Dobbiamo essere consapevoli» – avrebbe sottolineato – «della portata storica di questo piano, è un’occasione unica per migliorare le scuole e modernizzare la burocrazia».
«Il governo ha come priorità aiutare le fasce più povere della popolazione, spesso le più esposte alla crisi del Covid» – ha aggiunto, da quanto si apprende, Draghi parlando del Recovery plan al tavolo con gli enti locali. – «Quindi nel piano è presente anche un importante intervento di rigenerazione dell’edilizia residenziale pubblica e sociale. Queste misure, insieme al rafforzamento del ruolo dei servizi sociali nazionali e al recupero delle infrastrutture sportive, sono mirate a intervenire sui fenomeni di emarginazione e degrado sociale e ridurre i divari tra le varie aree del Paese».
di: Alessia MALCAUS
FOTO: EPA/FELIPE TRUEBA
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