
Entro il primo giugno potrebbero essere deliberate le nuove norme
Lo sport femminile ha acquisito negli ultimi tempi maggior professionalità e, entro il primo giugno 2021, potrebbero essere deliberate le nuove norme dalle Federazioni sportive nazionali per riconoscere il professionismo, con il riordino e la riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici e di lavoro sportivo vero e proprio. Tra le novità più richieste ci sono le tutele lavoristiche e previdenziali, l’abolizione del vincolo sportivo e la definizione di cavallo-atleta.
Per quanto riguarda il settore femminile nello specifico, il Dlgs ha istituito il fondo per il professionismo negli sport femminili con una dotazione complessiva di 10,7 milioni: 2,9 per il 2020, 3,9 per il 2021 e 3,9 milioni per il 2022. Lo stesso decreto prevede la promozione della parità di genere a tutti i livelli e in ogni struttura, in modo da favorire l’inserimento delle donne nei ruoli di gestione e responsabilità. Entro il due aprile le Federazioni hanno dovuto deliberare il passaggio al professionismo sportivo di campionati femminili in modo da poter accedere al Fondo, e hanno tempo fino al 31 dicembre 2022 perché il passaggio venga perfezionato. Le modalità di accesso al fondo saranno definite entro il due maggio.
I fondi possono essere utilizzati per far fronte alle ricadute dell’emergenza sanitaria, per la riorganizzazione e il miglioramento delle infrastrutture sportive, il reclutamento e la formazione delle atlete, la qualifica e la formazione dei tecnici, la promozione dello sport femminile, la sostenibilità economica della transizione al professionismo sportivo e l’allargamento delle tutele assicurative e assistenziali delle atlete.
di: Micaela FERRARO
FOTO: EPA/SEAN DEMPSEY
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