
I casi in cui un’idea buffa è diventata una fonte di ricchezza
Ci sono idee che valgono un milione di dollari, e non sempre è un modo di dire. Business Insider ha raccolto quei casi in cui creazioni tra le più bizzarre si sono rese con il tempo incredibilmente fruttuose.
A partire proprio dallo Smile: la classica faccia felice delle emoji è nata da un’idea di Harvey Ball, che la disegnò nel 1963 ma non registrò mai il marchio. Oggi è proprietaria del design SmileyWorld e guadagna oltre 250 milioni all’anno.
Al secondo posto troviamo il Wacky Wall Walker, che anche se come nome può non dire niente, non esiste bambino che non ci abbia giocato: si tratta di un giocattolo viscido con 8 braccia molto somigliante a un polipo, che negli anni 90 si trovava spesso nelle patatine. L’ideatore, Ken Hakuta, è diventato milionario nel 1985 dopo aver acquistato i diritti del giocattolo originale cinese.
Al terzo posto l’idolo dei bambini negli anni ’90: Furby, il giocattolo elettronico che diceva cose a caso, ma che ha fatto incassare 500 milioni di dollari l’anno quando era all’apice. Dietro Furby c’è una storia particolare: l’Agenzia per la sicurezza nazionale l’ha bandito nel 1999, sostenendo che il giocattolo fosse una spia cinese. Spesso, i Furby avevano problemi tecnici che li portavano a parlare, camminare e vibrare anche nel cuore della notte senza input.
Ma la lista si allunga: negli anni ’80 Scott Stillinger inventò la Koosh Ball, una palla gommosa ricoperta di fibre colorate che venne acquistata da Hasbro e nel 1997 arrivò a valere 100 milioni di dollari. Gemmy Industries nel 2000 ha creato Big Mouth Billy Bass, il famoso pesce parlante che pare abbia fruttato 100 milioni di dollari. Nel 1975 Gary Dahl ha creato il Pet Rock che ha fruttato quasi 6 milioni di dollari.
E poi c’è il caso dello Slinky, la Molla Magica divenuta un caso anche grazie alla serie tv F.R.I.E.N.D.S. in cui Ross Geller la usa per tentare di conquistare Rachel: lo Slinky è stato creato per caso da Richard James e ha raggiunto i tre miliardi di dollari di profitti.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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