
La crescita dei nuovi abbonati è appena inferiore alle quattro milioni di unità, al di sotto dei +6 milioni di abbonati attesi dall’azienda stessa e dei 6,2 milioni stimati dal consensus
La febbre da Netflix è finita. Le restrizioni che imponevano le persone a stare sempre a casa fortunatamente non ci sono più, stiamo tornando gradatamente alla vita normale fatta di impegni quotidiani, lavoro e corse frenetiche. E così chi ha più tempo di stare ore ed ore davanti al pc o alla tv a guardare film o serie tv? Nessuno. Giusto la sera o nel weekend ci si concede qualche momento di pure relax.
Il lockdown aveva rappresentato una vera e propria fortuna per il colosso Usa dello streaming ma ora quel periodo dorato è finito. Dai dati trimestrali pubblicati emerge che la società soffre una forte frenata dei nuovi abbonati. Ha infatti annunciato un crescita in questo senso appena inferiore alle quattro milioni di unità (+3,98 milioni), nei primi tre mesi del 2021, al di sotto dei +6 milioni di abbonati attesi dall’azienda stessa e dei 6,2 milioni stimati dal consensus.
Netflix ha comunicato anche di prevedere un aumento dei nuovi abbonati di appena un milione di unità nel secondo trimestre, rispetto al boom di abbonati, pari a +10 milioni, del secondo trimestre del 2020 quando, nel pieno della pandemia Covid-19, confinati nelle loro abitazioni per le misure di lockdown, persone di tutto il mondo si abbonavano a diversi servizi di streaming, per passare il tempo a casa.
L’ARPU, il fatturato mensile medio per ogni cliente del servizio di streaming, è comunque salito in tutte le aree del mondo. L’utile per azione è stato pari a $3,75, meglio dei $2,97 attesi, mentre il giro d’affari si è attestato a $7,16 miliardi, meglio dei $7,13 miliardi stimati dal consensus.
Il titolo ha ceduto l’11% nelle contrattazioni dell’afterhours di Wall Street.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/SEDAT SUNA
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