
Molti sono stati scoraggiati nell’avviare nuove attività, vista la precarietà economica e lavorativa del periodo
La pandemia da Covid-19 frena la natalità delle imprese. Secondo quanto emerge della fotografia scattata da Unioncamere – InfoCamere si registrano -63 mila dal primo lockdown con le iscrizioni nel primo trimestre 2021 che sono state pari a 103.597.
Questo crollo è direttamente collegato al clima di fiducia: data la situazione pandemica molti sono stati scoraggiati nell’avviare nuove attività, vista la precarietà economica e lavorativa del periodo.
Le cessazioni effettive rilevate nel primo trimestre dell’anno dal Registro delle Imprese sono state pari a 98.491 unità, un dato che, anche sommato alle cancellazioni decise d’ufficio dalle Camere di commercio a seguito di una prolungata inattività delle imprese (di norma non considerato dalle rilevazioni Movimprese), porterebbe tecnicamente il totale delle chiusure complessive a 106.598, confermando la sostanziale stagnazione del saldo tra iscrizioni e cessazioni.
Si tratta comunque di un valore di gran lunga inferiore rispetto alla serie dei primi trimestri degli ultimi 10 anni, tutti sempre chiusi in campo negativo, per cui è ragionevole stimare l’esistenza di una “platea nascosta” di imprese che in altre circostanze avrebbero già chiuso i battenti.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/LUCA ZENNARO
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