
Stasera è prevista la fine della riunione del Fomc, il braccio operativo della Fed, con la decisione di politica monetaria. Giù la fiducia dei consumatori tedeschi. Sotto i riflettori dopo la chiusura di Wall Street i conti di Apple e Facebook
Avvio cauto questa mattina per le Borse europee in attesa della fine della riunione del Fomc, il braccio operativo della Fed, con la decisione di politica monetaria Usa. Nei primi minuti di contrattazione il Dax fa +0,43%, +0,36% per il Cac40, +0,34% per il Ftse100.
Piazza Affari si muove sulla parità con l’indice Ftse Mib che segna un debole +0,06% muovendosi in area 24.488 punti. Tra i titoli del paniere principale, bene le banche che conquistano la vetta guidate da Bper, in rialzo dell’1,7%. A sostenere il comparto sono i conti della tedesca Deutsche Bank che ha riportato utili trimestrali record dal 2014 (guarda qui). Acquisti anche su Telecom Italia che guadagna l’1,1%. Tra i migliori titoli del listino anche Eni che sale di un punto percentuale, dopo che nel meeting dell’OPEC+ di ieri, sono stati confermati i piani di rialzo dei volumi in programma fino a luglio che erano stati annunciati a inizio aprile, senza nessuna modifica a sorpresa. Sul fronte opposto, invece, cade sul fondo Saipem con un tonfo di oltre l’8% a 1,98 euro. Il gruppo ha diffuso risultati trimestrali inferiori alle attese e per quanto riguarda l’outlook non è stata nelle condizioni di valutare gli impatti finanziari per il 2021 e di confermare o aggiornare lo scenario presentato a febbraio (leggi qui). Giù anche DiaSorin che scivola dell’1,8%, proseguendo i ribassi di ieri. Questa mattina il gruppo della diagnostica ha annunciato il collocamento di un prestito obbligazionario equity- linked per complessivi 500 milioni di euro con scadenza al 2028. L’obiettivo del collocamento è il finanziamento parziale dell’acquisizione di Luminex (ne abbiamo parlato qui).
In vista della Fed, l’Asia stamani è a due velocità con il Nikkei in aumento dello 0,49% e Hong Kong a +0,11%, mentre è in calo dello 0,15% Shanghai con la variante indiana che preoccupa sempre di più. Il Paese ieri ha registrato altri 360,9 mila casi, il settimo giorno consecutivo con oltre 300 mila infezioni in più. Viaggiano attorno alla parità anche i future di Wall Street dopo la chiusura poco mossa di ieri: il Dow Jones cede lo 0,12%, l’S&P fa +0,10% e il Nasdaq guadagna lo 0,06%.
Nel valutario l’euro/dollaro è in calo dello 0,174% a 1,207, il dollaro/yen è a 108,86, +0,17% e il cross sterlina/dollaro tratta a 1,388, -0,23%. Tra le commodities il petrolio stamani è in rialzo di circa lo 0,4%: il Wti fa +0,38% a 63,18 dollari al barile e il Brent tratta a 66,69, +0,41%.
Scarna l’agenda macro di oggi. Sul fronte macro in Germania l’indice di fiducia dei consumatori Gfk di maggio è sceso a -8,8 dal dato precedente di -6,1 e sotto al consenso di -5 punti. Da seguire poi negli Usa l’indice settimanale delle richieste mutui e l’aggiornamento sulle scorte settimanali di petrolio. Nel pomeriggio è in agenda un discorso del presidente della Bce, Christine Lagarde.
Sotto i riflettori dopo la chiusura di Wall Street i conti di Apple e Facebook.
di: Maria Lucia PANUCCI
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