
L’obiettivo è arginare il fenomeno del boom di liquidità e depositi avvenuto in tempo di pandemia Covid-19, in un contesto di tassi sotto zero
E’ bufera sulle banche italiane ed i correntisti sono sul piede di guerra. Prima lo shock Fineco che ha lanciato una sorta minaccia, in stile, “O investi o ti chiudo il conto” (guarda qui), poi, altri istituti, come anche il colosso UniCredit hanno annunciato di aver aumentato i costi dei conti correnti. E come se non bastasse ora anche ING pare abbia comunicato alla propria clientela italiana che a partire dal 1° luglio chiuderà tutti i propri Atm e le casse automatiche. Così facendo, la banca darà di fatto addio al cash, perché dismetterà l’intera filiera relativa alla gestione del contante e i suoi relativi costi.
Secondo quanto raccolto dal Sole 24 Ore chi vorrà potrà ancora prelevare contanti ma lo potrà fare esclusivamente presso gli sportelli Atm di altri istituti bancari, pagando le varie commissioni, mentre il versamento degli assegni avverrà a fronte dell’invio della documentazione via posta.
Per il momento la decisione del gruppo olandese è un unicum nel panorama italiano e di fatto europeo, anche perché non si tratta di una banca puramente digitale ma da un gruppo con un modello misto che nel nostro Paese ha combinato alla forte presenza digitale quella fisica, con una rete di atm, casse automatiche e filiali.
Ma pare che la scelta abbia un obiettivo preciso: arginare il fenomeno del boom di liquidità e depositi avvenuto in tempo di pandemia Covid-19, in un contesto di tassi sotto zero.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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