
Ci siamo fatti spiegare nel dettaglio come “maneggiare” i nostri soldi con cura, in estrema sicurezza e senza incappare in eventuali rischi
Aprire un conto corrente, effettuare bonifici, prelevare dei soldi o depositarli: sono operazioni di routine che ognuno di noi fa presso la propria Banca di fiducia. In alcuni casi è necessario recarsi in filiale, in altri si può procedere direttamente online, ma molto spesso si richiede l’auto di un funzionario perché non ci si sente sicuri da soli. Ecco allora una guida utile, offerta dalla Banca Popolare di Sondrio, che nel dettaglio ci spiega come dobbiamo comportarci.
Come si apre un conto corrente? Quali sono i vantaggi? Ci sono dei requisiti particolari per aprirlo?
«Per aprire un conto corrente è sufficiente recarsi in filiale con un documento di identità in corso di validità e il codice fiscale. Il vantaggio di un conto corrente è quello di poter disporre dei propri risparmi ovunque e in qualsiasi momento (ad esempio attraverso strumenti come l’home banking o le carte di pagamento), permettendo così di evitare i rischi di smarrimento o di furto che possono derivare dal portare con sé grosse somme di denaro in contanti. Il conto corrente consente, inoltre, di ricevere somme in modo sicuro, da qualsiasi parte del mondo. Non sono necessari particolari requisiti, è sufficiente aver compiuto la maggiore età».
Quali sono i limiti di utilizzo del contante e quanto si può prelevare dal proprio conto corrente? Quali sono le regole generali per non incappare in rischi e sanzioni?
«Dal 1° gennaio 2023 la soglia massima per il trasferimento di denaro contante tra soggetti diversi è stata fissata a 5.000 euro. Questo significa che è possibile trasferire o effettuare pagamenti in contanti per un importo massimo di 4.999,99 euro. A partire da 5.000 euro, per non incappare in sanzioni, il trasferimento può essere effettuato solo con strumenti tracciabili per il tramite di banche, istituti di moneta elettronica, istituti di pagamento o Poste Italiane S.p.A. Discorso diverso vale, invece, per i prelevamenti da conto corrente, per i quali non è prevista alcuna soglia massima. Il titolare di un conto può prelevare quanto ritiene opportuno, ovviamente nei limiti del saldo disponibile».
Parlando invece dei bonifici quali sono le regole da adottare per le causali? E’ vero che per ogni tipologia di bonifico c’è la giusta causale da inserire? E se non la inserisco cosa succede? Se la inserisco sbagliata?
«La causale di un bonifico è la motivazione per cui viene effettuato il pagamento e viene riportata sugli estratti conto dell’ordinante e del beneficiario. Non esiste un regolamento, né tanto meno è prevista una lista di causali specifiche da utilizzare a seconda della tipologia di pagamento. Il consiglio in questo caso è dettato dal buon senso: utilizzare frasi chiare e concise per fare in modo che, tramite la causale, sia possibile capire a cosa sia riferito il bonifico. È possibile effettuare bonifici senza indicare alcunché nella causale, ma si tratta di una pratica sconsigliata. Allo stesso modo, sbagliare la causale non inficia il pagamento, che viene comunque effettuato. Qualora sia necessario, è anche possibile chiedere di richiamare un bonifico: l’ordinante può disporre alla propria banca di trasmettere la richiesta alla banca del beneficiario e, con il consenso di quest’ultimo, il bonifico viene restituito al netto di eventuali costi, così da poterlo rifare in modo corretto. Attenzione ai cosiddetti bonifici parlanti necessari per accedere a detrazioni fiscali, quali per esempio quelle per opere di ristrutturazione edilizia ed efficientamento energetico, poiché oltre a dover indicare i dati delle fatture nella causale, è necessario comunicare ulteriori dati aggiuntivi come il codice fiscale del beneficiario della detrazione. In questo caso, il consiglio è di verificare sempre che si stia utilizzando la giusta tipologia di bonifico, sia che lo si stia facendo online, sia in formato cartaceo allo sportello bancario».
C’è un importo massimo anche per i bonifici? In cosa consiste quello istantaneo, quando usarlo?
«Non esistono importi massimi per i bonifici. Come per i prelevamenti, l’unico limite è costituito dal saldo disponibile del conto. Il bonifico istantaneo è una particolare forma di bonifico ad oggi accettata da numerose banche. Si tratta di un bonifico che consente di trasferire una somma di denaro dal conto corrente in una banca a quello in un altro istituto in pochi secondi. È la soluzione ideale quando si ha la necessità di effettuare un pagamento sicuro che sia immediatamente disponibile per il beneficiario».
Infine cos’è l’euro digitale e cosa comporterà la sua applicazione nell’economia reale?
«L’euro digitale sarà una moneta elettronica che avrà le stesse caratteristiche dell’euro tradizionale ma sarà più comodo da utilizzare. I cittadini avranno un borsellino elettronico (detto wallet) che consentirà di essere ricaricato anche con euro tradizionali e di essere utilizzato per le spese comuni: in negozio, on-line e tra persone o verso lo Stato. Andrà, parzialmente, a sovrapporsi agli strumenti di pagamento elettronici che oggi utilizziamo, ad esempio la carta di credito. Attualmente è in fase avanzata di studio, da parte degli organismi dell’Unione Europea e delle varie banche, sia centrali che non, compresa Banca Popolare di Sondrio che ne offrirà i servizi ai propri clienti».
Parliamo dei nostri risparmi che magari ci siamo sudati con tanti sacrifici. Quindi è bene sapere come muoverli e custodirli. La consapevolezza è il primo strumento utile per agire correttamente in ogni campo, anche in quello bancario e finanziario.
FOTO: SHUTTERSTOCK