Nel 2020 3,8 mld hanno trasmesso precompilata senza intermediari. Dal 2022 disponibile anche la dichiarazione precompilata annuale dell’IVA
«Nel 2020 circa 3,8 milioni di contribuenti hanno inviato la dichiarazione direttamente utilizzando la procedura disponibile sul sito internet dell’Agenzia delle entrate. Dal 10 maggio 2021 i cittadini potranno visualizzare il modello 730 precompilato per i redditi 2020 arricchito da una maggiore quantità di dati precompilati sulle spese detraibili, come le spese per istruzione scolastica, ai quali si aggiungono gli oneri e le spese già presenti negli scorsi anni». Lo ha detto il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini in audizione in commissione Anagrafe Tributaria.
E’ stato registrato un incremento costante negli anni delle dichiarazioni trasmesse direttamente dal cittadino senza l’intervento di intermediari: da 1,4 milioni del 2015 a 3,8 milioni del 2020, pari a oltre il 17% del totale dei 730 ricevuti.
Novità in arrivo anche per quel che riguarda la rendicontazione dell’IVA. «A partire dalle operazioni effettuate dal primo gennaio 2022 sarà messa a disposizione dei contribuenti anche la dichiarazione annuale IVA – ha spiegato Ruffini. – I soggetti, o i loro intermediari, potranno accedere alle bozze dei registri IVA mensili. Se le bozze sono complete il contribuente può convalidare i registri e con tale operazione non sarà obbligato alla tenuta dei registri IVA mensili convalidati, che saranno memorizzati dall’Agenzia».
l direttore dell’Agenzia delle Entrate ha inoltre dichiarato che i contributi a fondo perduto erogati dall’Agenzia delle entrate nel corso del 2020 sono considerati aiuti di Stato “automatici” e in quanto tali dovranno essere iscritti dall’Agenzia nel Registro nazionale aiuti di Stato. «Nel prospetto relativo agli Aiuti di Stato presente nelle dichiarazioni fiscali il contribuente è tenuto a indicare gli aiuti di cui ha fruito e i dati necessari a consentirne la registrazione da parte dell’Agenzia – ha spiegato. – Questi dati sono richiesti nelle dichiarazioni fiscali in quanto non recuperabili dalle basi dati a disposizione dell’Agenzia».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
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