
Quasi una persona su quattro si è rivolta per la prima volta alla rete Caritas. Si tratta di 132.717 persone in totale. E’ molto alta l’incidenza degli italiani
Nei 7 mesi di pandemia, tra settembre 2020 e marzo 2021, i nuovi poveri sono cresciuti del 24,4%, quasi una persona su quattro. Secondo la Caritas in totale si tratta di 132.717 persone. L’incidenza degli italiani è alta: il 60,4% dei nuovi poveri è infatti un nostro connazionale. Tra gli assistiti le donne sono la maggioranza (il 53,7%).
Quasi tutte le Caritas diocesane interpellate evidenziano che, accanto a situazioni legate ai bisogni fondamentali della persona (il lavoro, la casa), compaiono bisogni inerenti alla sfera formativa e al disagio psico-sociale, che colpiscono soprattutto le donne e i giovani: difficoltà legate al precariato lavorativo/occupazione femminile (93,2% delle Caritas); difficoltà legate al precariato lavorativo/occupazione giovanile (92,1%); persone o famiglie con difficoltà abitative (84,2%); povertà educativa (abbandono, ritardo scolastico, difficoltà a seguire le lezioni, ecc.) (80,5%); disagio psico-sociale dei giovani (80,5%).
Le persone più frequentemente aiutate dalla Caritas sono state soprattutto: persone con impiego irregolare fermo a causa del Covid19 (61,1%); lavoratori precari o intermittenti che non hanno potuto godere di ammortizzatori sociali (50%); lavoratori autonomi/stagionali, in attesa delle misure di sostegno (40,5%); lavoratori dipendenti in attesa della cassa integrazione ordinaria/cassa integrazione in deroga (35,8%).
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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