Il premier al Global Health Summit: “superare i confini per affrontare tutte le sfide”
In conclusione del Global Health Summit il premier Mario Draghi, dopo l’intervento di questa mattina (leggi qui), ha parlato dell’importanza del rimuovere le barriere indesiderate, soprattutto quelle commerciali: «i vaccini anti Covid-19 sono il prodotto di complesse catene di fornitura, che si estendono in molti paesi, ognuno dei quali si basa sulla propria capacità e competenza industriale. La Dichiarazione di Roma difende giustamente il ruolo del sistema di scambi multilaterali e in particolare il ruolo centrale dell’Organizzazione mondiale del commercio. Dobbiamo preservare il commercio transfrontaliero ed eliminare barriere commerciali ingiustificate e divieti generali di esportazione – ha detto – questo è essenziale se vogliamo reagire efficacemente agli shock».
Draghi ha ribadito che alla base del rapido sviluppo dei vaccini anti covid c’è stata la collaborazione scientifica internazionale: «abbiamo bisogno di una migliore condivisione dei dati e di un maggiore trasferimento di conoscenza per consentire una distribuzione capillare ed equa dei frutti dell’innovazione – ha detto il premier – la Dichiarazione sottolinea il ruolo della conoscenza per superare le crisi sanitarie attuali e future. L’ingegno scientifico ha aperto la strada per uscire da questa pandemia. L’approvazione del primo vaccino è stata richiesta nove mesi dopo la dichiarazione di emergenza sanitaria internazionale da parte dell’Oms, un risultato davvero storico. Dobbiamo continuare a investire nei nostri scienziati e fornire incentivi alle società private affinché facciano lo stesso. Inoltre, dobbiamo garantire che le informazioni siano condivise rapidamente e apertamente, mantenendo al contempo un’adeguata protezione della proprietà intellettuale».
Un concetto ribadito anche dalla presidente della commissione europea Ursula von der Leyen che ha dichiarato che la Dichiarazione di Roma è un evento storico e speciale perché dice no al nazionalismo sanitario. «Abbiamo tutti i Paesi del G20 impegnati con dei principi di base: il primo è il multilateralismo e un no molto chiaro al nazionalismo in tema sanitario. Le catene di fornitura devono essere aperte, un chiaro no ai divieti di esportazione», ha detto.
Dopodiché Draghi ha detto che l’Italia avrà il suo Green Pass prima di quello europeo: «l’Italia sarà aperta ai turisti di tutto il mondo, con un suo Green pass. Ci stiamo coordinando con la Commissione europea per avere lo stesso pass degli altri Paesi Ue, ma intanto avremo il nostro Green pass nazionale per consentire ai turisti di visitare il nostro Paese».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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