Tutta colpa della decisione della piattaforma di scambio delle criptovalute Huobi di ridurre o sospendere alcuni servizi e prodotti in alcuni Paesi del mondo in risposta al giro di vite imposto da Pechino
Il mondo delle criptovalute non smentisce la sua volatilità. Stando ai dati di Coin Metrics si assiste ad un nuovo tonfo del Bitcoin, crollato nelle ultime ore del 16% circa, a $31.772,43, rispetto ai $35.891,20 di venerdì scorso.
La moneta digitale più famosa al mondo rimane in crescita del 268% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso ma ha perso il 50% circa rispetto ai record riportati il mese scorso. Stesso discorso per l’Ethereum che ha bucato al ribasso anche la soglia di $2.000, precipitando del 18% circa a $1.868,79. Ancora prima era affondato a $1.733,58, rimanendo comunque in rialzo del 159% dall’inizio dell’anno e di oltre +840% su base annua.
Questi nuovi cali sono dovuti alla decisione di Huobi, piattaforma cinese di scambio delle criptovalute di ridurre o sospendere alcuni servizi e prodotti in alcuni Paesi del mondo, fermando contestualmente i suoi servizi di mining in Cina, in risposta al giro di vite sul mondo cripto imposto da Pechino. Con sede alle Seychelles, l’azienda ha ora uffici a Hong Kong, Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti. Nell’agosto 2018 ha fatto il suo debutto in Borsa quotandosi a Hong Kong.
Per la notizia di limitare gli scambi cripto il titolo è crollato di oltre il 18%.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/SASCHA STEINBACH
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