Dallo scudo penale per i sanitari, alle viste in Rsa, fino ai concorsi pubblici: ecco cosa prevede il testo approvato a marzo
È arrivato infatti il via libera definitivo della Camera al decreto Covid di marzo, approvato quindi senza modifiche rispetto al testo passato al Senato. Il testo diventa così legge a tutti gli effetti.
Si introduce il cosiddetto “scudo penale” per medici e operatori sanitari. In pratica viene limitata la punibilità per le somministrazioni dei vaccini anti-Covid. Questa viene esclusa se l’uso del vaccino è stato conforme alle indicazioni contenute nel provvedimento di autorizzazione all’immissione in commercio (emesso dalle autorità competenti). Inoltre, per escludere la punibilità, la somministrazione del vaccino deve avvenire secondo le disposizioni presenti nelle circolari pubblicate sul sito web istituzionale del ministero della Salute.
Tutti gli operatori sanitari hanno l’obbligo di vaccinarsi entro e non oltre il 31 dicembre 2021. Il rischio è di essere sospesi del diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implichino contatti interpersonali o che comportino, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del Covid-19. Si viene assegnati ad altre mansioni, anche inferiori, con il riconoscimento della remunerazione ad esse corrispondenti e in caso di impossibilità di tale assegnazione, si procede con la sospensione dell’attività lavorativa e del relativo stipendio.
Il provvedimento conferma la riapertura delle Rsa alle visite dei familiari, nonché il ritorno a scuola in presenza per gli studenti. Si dispone l’istituzione di una nuova procedura semplificata per lo svolgimento dei concorsi pubblici per il reclutamento del personale delle pubbliche amministrazioni, ad eccezione di quello in regime di diritto pubblico. Le prove selettive si possono svolgere tutte in presenze, con le opportune misure di sicurezza.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/GIUSEPPE LAMI
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