
Il pnrr potrebbe spingere l’Italia fra le principali destinazioni degli investimenti
L’Italia è pronta a cavalcare l’onda della rivoluzione digitale e lo sarà ancora di più grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza. È quanto emerge dall’indice Digital Economy and Society Index, che inserisce il nostro Paese al 24esimo posto fra i Paesi europei per gli indicatori considerati: connettività, capitale umano, utilizzo di Internet, integrazione delle tecnologie digitali e servizi pubblici digitali. Secondo Intermonte, entro il 2023 l’Italia potrà ridurre il gap digitale grazie alle imprese quotate che sono destinate a svolgere un ruolo da protagoniste.
Le società che potrebbero beneficiare del trend della digitalizzazione secondo Intermonte, come riportate da Milano Finanza, sono: Alkemy, specializzata nell’innovazione del modello di business di grandi e medie aziende. Capitalizza 70,96 milioni di euro e in un anno ha messo a segno in borsa una performance del 149%; Cyberoo, specializzata in cybersecurity per le imprese. Capitalizza 50,74 milioni di euro e in un anno ha messo a segno in borsa una performance del 42%; Cy4gate, attiva nella progettazione, sviluppo e produzione di tecnologie, prodotti, sistemi e servizi legati alle esigenze di cyber intelligence e cyber security espressi dalle Forze Armate, dalle Forze di Polizia, dalle Agenzie di Intelligence e dalle aziende. Capitalizza 124,2 milioni di euro e negli ultimi tre mesi ha messo a segno in borsa una performance del -11%; Eles, leader nella produzione di apparecchiature per il test e il controllo dell’affidabilità dei semiconduttori, attiva nei mercati aerospace & defence, automotive e consumer electronics. Capitalizza 45,91 milioni di euro e negli ultimi tre mesi ha messo a segno in borsa una performance del 45,58%; Esprinet è un distributore di computer, server e software con forte presenza in Italia e Spagna. Capitalizza 705,947 milioni di euro e in un anno ha messo a segno in borsa una performance del 234,78% e Fos, una Pmi attiva nella consulenza e nella progettazione tecnologica per i grandi gruppi industriali. Capitalizza 20,90 milioni di euro e in un anno ha messo a segno in borsa una performance del 6,8%. Gpi, attiva nel mercato dei servizi per la sanità. Capitalizza 189,32 milioni di euro e in un anno ha messo a segno in borsa una performance del 63%; Relatech è una Digital Enabler Solution knowledge Company e Pmi innovativa specializzata in Big Data, Blockchain, Machine Learning e Cloud. Capitalizza 81,26 milioni di euro e in un anno ha messo a segno in borsa una performance del 54,36%. Reply, specializzata nella progettazione e nella realizzazione di soluzioni basate sui nuovi canali di comunicazione e media digitali. Capitalizza 4,418 miliardi di euro e in un anno ha messo a segno in borsa una performance del 62,7%. Retelit, società tlc a banda larga, è fra le realtà che potrebbero maggiormente beneficiare dei fondi del Recovery Fund. Capitalizza 413,94 milioni di euro e in un anno ha messo a segno in borsa una performance del 64,7%. Sesa, società di information technology quotata sul segmento Star. Capitalizza 1,89 miliardi di euro e in un anno ha messo a segno in borsa una performance del 174%. Tinexta, gruppo attivo attiva nei servizi di Digital Trust, Credit Information & Management e di Innovation & Marketing Services. Capitalizza 1,2 miliardi di euro e in un anno ha messo a segno in borsa una performance del 129,3%. TXT e-Solutions, specialista internazionale di software e soluzioni ad alto valore strategico. Capitalizza 101,44 milioni di euro e in un anno ha messo a segno in borsa una performance del -1,89%. Wiit, operatore attivo nel mercato dei servizi Cloud computing e quotato sul segmento Star. Capitalizza 436,79 milioni di euro e in un anno ha messo a segno in borsa una performance del 52,5%.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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