
Lo dimostra l’analisi condotta da Tecnocasa
Il mercato degli affitti, che da circa 10 anni è in costante crescita, ha subito un duro colpo per via della pandemia e ha vissuto una brusca frenata. Secondo quanto emerge dall’analisi di Tecnocasa, lo smart working e la didattica a distanza hanno ridotto la domanda da parte di lavoratori fuori sede e studenti. Inoltre, la contrazione di flussi turistici ha determinato una maggiore offerta e anche questo ha contribuito a una riduzione dei canoni di locazione avvertita soprattutto nelle grandi città, nella misura dell’1,6% per i monolocali e del 2,2% per bilocali e trilocali.
A non cambiare è il contratto più gettonato, quello a canone concordato, ma sempre più spesso viene usato quello a carattere a transitorio. Al contrario negli anni passati, tra il 2010 e il 2014, quando i proprietari hanno cominciato a essere più selettivi sulla scelta degli inquilini, il più utilizzato era il contratto a canone libero.
Con le riaperture che stanno caratterizzando il secondo trimestre del 2021, l’accumulo di stock è in via di riassorbimento grazie alla campagna vaccinale e alla ripresa delle attività. Secondo alcuni esperti il ritorno della domanda aumenterà avvicinandoci ai mesi estivi, e questo potrebbe portare a una stabilizzazione dei prezzi.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
Ti potrebbe interessare anche: