
In scadenza la prima rata, ma le attività più colpite dalla pandemia restano fuori
Il prossimo 16 giugno è l’ultima data per l’acconto Imu, ma ci sono alcune esenzioni previste per le imprese più duramente colpite dalla pandemia.
Si tratta di agevolazioni previste dalla legge di Bilancio, che prevede l’esclusione dal pagamento gli stabilimenti balneari, marittini, lacuali e fluviali, ma anche gli immobili degli stabilimenti termani. Inoltre, sono esclusi gli immobili rientranti nella categoria catastale D/2 e relative pertinenze, ossia alberghi e pensioni, gli immobili degli agriturismi, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù, dei rifugi di montagna, delle colonie marine e montane, degli affittacamere per brevi soggiorni, delle case e appartamenti per vacanze, dei bed and breakfast, dei residence e dei campeggi, a condizione che i relativi soggetti passivi siano anche gestori delle attività in essi esercitate.
Esenti anche gli immobili accatastati in categoria D, usati per allestimenti di strutture espositive nell’ambito di fiere o manifestazioni, discoteche, sale da ballo, night club e similari.
Per andare incontro ai Comuni che si vedono venir meno il gettito dell’Imu, è stato istituito un fondo da 79,1 milioni di euro per l’anno 2021.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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