
Arriva il governatore della Banca Centrale Kavcioglu a metterci una pezza. Ma quanto durerà?
La lira turca tocca il minimo storico dopo l’intervento del presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, che ha chiesto alla banca centrale di ridurre i tassi di interesse. «E’ un imperativo che noi abbassiamo i tassi di interesse», ha detto in un’intervista rilasciata alla emittente statale Trt, indicando i mesi di luglio ed agosto come il momento propizio per una sforbiciata del costo del denaro.
Contrariamente a quanto sostenuto da economisti e banchieri centrali, il presidente turco è convinto che un calo dei tassi rallenterebbe l’inflazione, diminuendo i costi alla produzione e quindi i prezzi. «Se rimuoviamo il fardello dei tassi di interesse dagli investimenti e dai costi – ha infatti spiegato Erdogan – entreremo in un contesto più calmo perché sono i tassi di interesse che causano l’aumento dei costi in primo luogo».
Il governatore Kavcioglu non è affatto d’accordo con questa visione. «Le aspettative di un rapido taglio dei tassi, che non sono basate su giuste motivazioni, devono scomparire», ha dichiarato in un discorso agli investitori pubblicato sul sito della banca.
Ma gli investitori sono preoccupati del fatto che la banca centrale turca non abbia di fatto una vera e propria indipendenza, anche perché lo stesso governatore è stato imposto da Erdogan alla guida dell’istituto lo scorso marzo (guarda qui).
La lira finora ha perso fino al 3% sul dollaro in scia alle parole di Erdogan, per poi ridurre il calo allo 0,8% con le rassicurazioni di Kavcioglu che, di fatto, c’ha messo una pezza. Ma quanto durerà?
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA
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