
Il colosso americano non contesta i fatti. Verserà 220 milioni di euro e modificherà alcuni sistemi
Una nuova tegola si abbatte sulle Big Tech che finiscono sempre più spesso nel mirino dell’Antitrust per abuso di posizione dominante. E così dopo il caso di Facebook in UE e nel Regno Unito (ne abbiamo parlato qui), questa volta a finire nei guai è stata Google, multata in Francia per 220 milioni di euro.
La questione riguarda la pubblicazione di annunci pubblicitari on line da parte di soggetti terzi. L’indagine ha rilevato che il colosso USA ha riservato un trattamento preferenziale al suo server pubblicitario DFP, che consente agli editori di siti e applicazioni di vendere i propri spazi pubblicitari, ed avrebbe garantito vantaggi alla sua piattaforma di annunci SSP AdX che organizza i processi di asta e consente agli editori di vendere le proprie “impressioni” o inventario pubblicitario agli inserzionisti.
Quindi Google, approfittando della sua considerevole dominanza nei server pubblicitari per siti e applicazioni, ha realizzato pratiche che hanno penalizzato la concorrenza nel mercato emergente della pubblicità online e hanno permesso alla multinazionale non solo di mantenere ma anche di aumentare la sua posizione dominante. «La decisione di sanzionare Google ha un significato molto speciale perché è la prima decisione al mondo per indagare su processi algoritmici complessi – ha detto Isabelle de Silva, presidente dell’Autorità della concorrenza francese. – Questa sanzione e questi impegni ripristineranno un campo di gioco equo per tutti gli attori e la capacità degli editori di sfruttare al massimo i loro spazi pubblicitari».
Google non ha contestato i fatti sollevati ed ha proposto una serie di compromessi che cambieranno il modo di operare nella pubblicità online. «Abbiamo concordato una serie di impegni per facilitare agli editori l’utilizzo dei dati e l’utilizzo dei nostri strumenti con altre tecnologie pubblicitarie – ha affermato Maria Gomri, legale rappresentante di Google in Francia in un post sul blog dell’azienda. – Ci siamo impegnati a collaborare con le autorità di regolamentazione e a investire in nuovi prodotti e tecnologie che offrano agli editori una scelta più ampia e risultati migliori quando utilizzano le nostre piattaforme».
Contestualmente il big digitale americano si è impegnato su più fronti: non sarà più consentito ad AdX di sfruttare le offerte della concorrenza per ottimizzare le proprie offerte e sarà garantito ai server rivali parità di accesso ai dati sulle aste pubblicitarie. Inoltre un osservatore indipendente sarà responsabile del monitoraggio della conformità di Google e riferirà alle autorità di regolamentazione francesi.
L’impegno preso da Google è vincolante per un triennio solo in Francia ma questo non esclude che il gruppo di Mountain View potrebbe risolvere controversie analoghe con editori e competitor, rivoluzionando il modo in cui gestisce il proprio sistema in tutto il mondo.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/DANIEL DEME
Ti potrebbe interessare anche: